
Lorenzo Benedetti racconta l’origine di Displaid, creata da 4 dottorandi del Politecnico "La laurea dopo la tragedia. Rientrato per l’estate dal MIT, i prof ci convinsero a insistere" .
Monitorare lo stato di salute di un ponte e favorire azioni di manutenzione predittiva. È di questo che si occupa Displaid, una startup fondata a Milano nel 2023 da Lorenzo Benedetti, Francesco Morgan Bono, Luca Radicioni e Giancarlo Donizzelli, quattro dottorandi del Politecnico. Il progetto ha avuto origine da un fatto di cronaca che ha sconvolto l’Italia intera, il crollo del ponte Morandi nell’agosto del 2018. "Mi laureai poco dopo – spiega Benedetti – e il professore sotto la guida del quale avrei intrapreso il dottorato mi propose di dedicarmi proprio allo studio e allo sviluppo di nuovi sistemi di monitoraggio per i ponti. Dopo un po’, al gruppo di ricerca si sono uniti anche Morgan e Luca, ma, sulle prime, non avevamo pensato di dar vita a una realtà nostra ed esterna al mondo accademico". Decisivo, per Benedetti, l’anno passato al MIT di Boston: "Lì ho continuato a fare ricerca e, probabilmente, ci sarei rimasto se non fossi dovuto rientrare in Italia per l’estate. È stato allora che alcuni docenti del Politecnico hanno incoraggiato me e i miei colleghi a scommettere sulle potenzialità del progetto al quale avevamo lavorato e fondare un’azienda. Per parte mia, poi, avevo assorbito la mentalità imprenditoriale statunitense e mi sono detto: perché no?"
Così, grazie allo “Switch to product”, competizione per start-up di PoliHub, l’incubatore Politecnico di Milano, i giovani ricercatori hanno ricevuto i primi fondi. E da lì, con l’ingresso in squadra di Donizzelli, non si sono più fermati. Oggi, a due anni dalla sua nascita, Displaid conta dieci dipendenti. E dopo la recente vittoria di un round da 1,2 milioni di euro, gli obiettivi sono chiari. "A questo punto – afferma Benedetti – vogliamo anzitutto puntare sullo sviluppo commerciale e imporci come leader sul mercato. Nel giro di un paio d’anni, invece, ci piacerebbe poter applicare la nostra soluzione anche ad altre infrastrutture, come i gasdotti, le telecomunicazioni, le reti per la trasmissione dell’energia elettrica".
Ma a cosa serve esattamente e come funziona il sistema di Displaid? La start-up ha messo a punto sensori smart che, una volta istallati su un ponte, registrano ventiquattr’ore su ventiquattro i segnali strutturali che questo emette, comprese vibrazioni, spostamenti, aperture di fessure. Tali dati sono, poi, processati da algoritmi e trasformati in informazioni specifiche sulle condizioni dell’infrastruttura – in questa fase l’intelligenza artificiale gioca un ruolo centrale, in quanto, in base alle caratteristiche proprie del ponte e a quelle ambientali, impara a distinguere oscillazioni e movimenti normali da quelli anomali. Il cliente può visualizzare in tempo reale, su una dashboard, lo stato di salute del ponte e ricevere segnalazioni, allerte preventive e reportistica generale. Destinatari del servizio sono tanto i privati che hanno in concessione la gestione di strade e autostrade, quanto l’amministrazione pubblica.
"Le collaborazioni col settore pubblico sono molto importanti perché, a causa delle risorse economiche più limitate, si rischia di trascurare operazioni di manutenzione predittiva. La nostra sfida, invece, è renderle sempre più facili da pianificare e accessibili", conclude Benedetti.