
Viveva sola nel suo appartamento di via Moneta. I vicini si sono insospettiti per l’odore dall’alloggio
Viveva sola, non aveva figli né parenti. Drammatica la sorte della donna di 56 anni, originaria di Torino ma residente da tempo a Opera. Il cadavere è stato trovato lunedì scorso nel suo appartamento di via Moneta, dove viveva sola. I vicini si sono accorti che qualcosa era accaduto per l’odore che si sentiva sul pianerottolo. Da giorni non la vedevano, né dall’appartamento arrivavano rumori che lasciassero intendere la sua presenza, e anche il campanello – quando i vicini di pianerottolo si sono ulteriormente allarmati – suonava a vuoto. A far accendere l’ultimo e definitivo campanello d’allarme, l’odore anomalo che si sentiva fuoriuscire dall’abitazione. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. In via Moneta è arrivata la pattuglia della Polizia locale e un mezzo dei vigili del fuoco. Quando i pompieri sono entrati nell’appartamento da una finestra, si sono trovati davanti a una scena macabra: la donna era seduta sul divano, ormai priva di vita e il corpo in avanzato stato di decomposizione. Una prima, sommaria ipotesi fa risalire il decesso ad almeno 15 giorni prima.
Sarà in ogni caso l’autopsia a determinare le cause della morte, e quando essa è sopraggiunta. Un dramma della solitudine per una donna che non aveva parenti e neppure amici. Morta forse per un malore, senza che nessuno se ne accorgesse. "Con profondo dolore abbiamo appreso la notizia della nostra concittadina trovata senza vita nella propria abitazione, dopo essere deceduta da diversi giorni senza che nessuno se ne accorgesse. È un dramma che ci colpisce nel cuore, non solo per la perdita di una vita, ma anche per la solitudine che ha accompagnato i suoi ultimi momenti – sono le parole del sindaco Ettore Fusco –. Questo episodio deve farci riflettere come comunità. Nessuno dovrebbe sentirsi solo o abbandonato. Come Amministrazione comunale ci impegneremo a rafforzare i progetti di vicinanza, le reti di solidarietà e i contatti con le persone più fragili, affinché situazioni simili non si ripetano. Invito tutti i cittadini a coltivare l’attenzione reciproca: un gesto, una parola, una visita fanno la differenza nella vita di chi ci sta accanto".