Marco Antonio Zappa, il chirurgo di Fedez lascia il SSN. “Deluso da un sistema dove il merito non è valorizzato”

Il professore lascia la direzione dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano. In autunno aveva operato il rapper che lo aveva ringraziato pubblicamente

Il professor Antonio Zappa e Fedez

Il professor Antonio Zappa e Fedez

 Milano, 1 marzo 2024 – “Se oggi in Italia la sanità pubblica e quella privata fossero due atleti, potremmo dire che li hanno messi a fare i 100 metri uno con le scarpette da ginnastica e l’altro con le chiodate d'ordinanza”.

E in pista per vincere, o anche solo per partecipare gareggiando alla pari, le scarpe contano. Da grandissimo sportivo il chirurgo Marco Antonio Zappa, che in autunno operò Fedez per il sanguinamento di due ulcere, sintetizza così uno dei problemi del Servizio sanitario nazionale. Un mondo al quale ha dedicato “con convinzione, cuore e passione” oltre 40 anni di carriera ai piani più alti della chirurgia laparoscopica e bariatrica, ma che oggi lascia, “stanco e deluso da un sistema dove il merito non è valorizzato, anzi viene spesso punito”.

Il post con cui Fedez ringraziava il professor Antonio Zappa
Il post con cui Fedez ringraziava il professor Antonio Zappa

L’ormai ex direttore dell’Uoc di Chirurgia generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano ha annunciato il suo addio con un’intervista all’Adnkronos Salute. Non dice basta al “lavoro più bello del mondo”, che continuerà a esercitare, ma a un Ssn che per frenare i camici in fuga “deve per forza cambiare”. Zappa spiega come.

“Per prima cosa - dice - la sanità va data in mano ai professionisti. Sarebbe ora che a dirigere gli ospedali vengano messe persone che li hanno vissuti, che degli ospedali conoscono ogni meccanismo e che, forti di questo sapere, potrebbero risolverne i problemi. Se gli ospedali si fanno dirigere a un politico, un amministrativo o altro, può pure essere il laureato migliore del mondo, ma i problemi veri difficilmente li sa riconoscere e quindi non li risolve. Siamo pochi, è vero, ma chi ha una certa età potrebbe essere messo a governare un ospedale con le competenze acquisite sul campo", propone Zappa.

Burocrazia

Un altro freno da sbloccare per far ripartire gli ingranaggi del Ssn, continua, è “la burocrazia imperante”. Per esempio “quella che quando operi un paziente ti costringe a fargli firmare 9 fogli”. O “quella per cui, nel settore pubblico, quando chiedi al tuo ospedale di acquistare un nuovo strumento parte un iter lunghissimo; tanto lungo che quando poi lo strumento arriva, ormai è diventato vecchio”.

In questo modo, incalza il chirurgo, “si mette il pubblico in condizioni inferiori al privato: uno con le sneakers, l’altro con le chiodate”. Così “non c'è gara - avverte - con il privato non si riesce a competere”. Per Zappa sono un orpello burocratico anche “i concorsi pubblici: le persone andrebbero scelte per chiamata: il direttore generale dice 'io voglio te' e dopo 5 anni ne rispondono entrambi, il prescelto e chi lo ha portato. Il merito di un medico si valorizza meglio così, piuttosto che con il concorso pubblico che poi a volte chissà come va”.