STEFANIA TOTARO
Cronaca

Faida di droga a Sesto San Giovanni: chiesti fino a 26 anni di carcere per il commando di pusher

La spedizione punitiva del 2023 in via Pisa a colpi di fucile, mazza, calci e pugni da parte di un gruppo di marocchini contro una banda rivale di connazionali

La guerra per lo spaccio: omicidio, rapina e armi

La guerra per lo spaccio: omicidio, rapina e armi

Sesto San Giovanni (Milano), 16 Settembre 2025 - La Procura di Monza ha chiesto pene fino a 26 anni di carcere per altri 6 marocchini presunti componenti del commando armato che la sera del 23 ottobre 2023 in via Pisa a Sesto San Giovanni ha messo in atto una spedizione punitiva a colpi di fucile, mazza, calci e pugni contro i pusher rivali.

A restare ucciso fu Youssef Saadani, 27 anni, raggiunto da un colpo di fucile che gli ha squarciato la gola mentre altri 4 connazionali rimasero feriti. Un responsabile del raid, Hamza Haddaji, 32 anni, è stato già condannato al Tribunale di Monza in abbreviato a 16 anni di reclusione per omicidio, lesioni e porto abusivo di armi. Ora, al processo abbreviato davanti al gup monzese, la Procura di Monza ha chiesto le condanne da 14 a 26 anni anche per altri sei e 5 anni di reclusione per altri due che devono rispondere della rapina di un telefonino che conteneva i nomi dei clienti a cui uno spacciatore connazionale vendeva hashish a Cologno Monzese.

Youssef Saadani si era soltanto offerto di scortarlo con altri coinquilini per riprendersi il cellulare, ma l'appuntamento si era rivelato un agguato organizzato da un gruppo rivale per il controllo della piazza di spaccio, in fase espansiva, con l'aggiunta all'hashish della cocaina, di cui una partita di mezzo etto appena acquistata non era stata pagata. Haddaji era stato arrestato dai carabinieri il giorno dopo l'omicidio a Pero. Un altro, Jawad Kalla, 34 anni, irregolare e senza dimora, fermato a novembre in via Ravenna a Milano per l'omicidio e per droga e poi scarcerato dal Tribunale del Riesame di Milano, ora è irreperibile. Tra gli altri imputati, dai 23 ai 38 anni, alcuni sono stati arrestati successivamente, uno in Spagna, un altro risulta latitante. Si torna in aula a metà ottobre.