Bruna, la donna manganellata dai vigili: “Denuncio tutti. Ero agitata ma non ho fatto nulla”

Milano, il racconto della donna trans vittima del pestaggio della polizia locale: “Il Consolato mi ha contattata, ho già un avvocato. Non voglio la solidarietà dei politici”

Bruna, la donna trans presa a manganellate dai vigili urbani

Bruna, la donna trans presa a manganellate dai vigili urbani.

Milano – Bruna, la transgender colpita a manganellate dalla polizia locale, a distanza di 24 ore dall’aggressione, è più che mai convinta che i vigili debbano rispondere per quello che hanno fatto.

Bruna lei presenterà denuncia per quello che ha subito?

"Sì, certo, mi ha contattato il Consolato e ho già un avvocato, Deborah Piazza che incontrerò domattina per formalizzare la mia denuncia nei confronti dei quattro vigili che mi hanno picchiata selvaggiamente mentre ero a terra”.

Oggi come sta?

"Sono ancora molto provata per quello che mi hanno fatto, ho ancora tutto il viso gonfio per gli effetti dello spray al peperoncino. E questo non è certo il peggio. Ho male ovunque, sono tornata a casa solo ieri sera tardi".

I vigili dicono che lei li aveva presi a calci 

"Ero agitata sì, abito in via Padova da 20 anni, ho avuto una vita difficile. Oggi è il mio compleanno. Bastava che mi ammanettassero. Mi hanno picchiata mentre io non avevo fatto nulla”.

É vero che lei urlava, si denudava e ha detto che aveva l’Aids?

"Non ho fatto nulla che giustificasse tutte quelle botte, ovunque. Ero a terra non potevo difendermi".

Ha avuto molte manifestazioni di solidarietà.

"Le uniche che non mi interessano sono quelle dei politici. Non voglio incontrare nessuno. Solo il mio avvocato".

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