
Cesano Boscone, protocollo di intesa contro la chiusura del centro commerciale "Le Porte di Milano" tra sindacati, Afol e comune
Cesano Boscone (Milano) – La chiusura del centro commerciale “Porte di Milano“ è stata scongiurata da un recente accordo tra la proprietà (Impresa di Costruzioni Nuova Cesano) e Ceetrus Italy (co-conduttore), ma il futuro dei lavoratori dei negozi che erano presenti all’interno del centro e del supermercato è ancora incerto. Per questo, il Comune di Cesano ha firmato con i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Milano e con il referente di Afol Metropolitana un “Protocollo di intesa per la gestione e il superamento della crisi del Centro commerciale Porte di Milano“.
L’accordo stabilisce “che si costituisca in Afol un registro che raccoglierà i cv e i dati degli attuali lavoratori del centro, anche in seguito a colloqui – spiegano dal Comune –. Il Protocollo intende creare una rete tra i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di attutire le ricadute sociali sulle famiglie dei lavoratori”. “Invito tutti i soggetti e gli operatori a sottoscrivere il Protocollo e ad attingere dal registro Afol per la ricollocazione dei lavoratori”, aggiunge il sindaco Marco Pozza.
“Questo Protocollo, primo nel suo genere per l’area metropolitana di Milano, è uno strumento per la salvaguardia occupazionale del territorio – spiegano i sindacati – e un supporto alla rete sociale che mira a garantire una ricollocazione di qualità nel rispetto dei contratti collettivi nazionali da noi sottoscritti”.
“Fondamentale sostenere questa iniziativa a tutela della continuità occupazionale in questa fase di incertezza – dichiara Tommaso Di Rino, direttore generale di Afol Metropolitana –. Un segnale di responsabilità e di attenzione”. I soggetti firmatari del Protocollo chiedono alla proprietà e ai soggetti gestori della galleria di negozi di inserire nei contratti di locazione degli spazi del centro la priorità di assunzione dei lavoratori inseriti nel Registro. Il Comune proporrà la sottoscrizione e l’adesione al Protocollo ai nuovi insediamenti commerciali sul territorio e agli operatori che intendano ampliare la propria attività, anche tramite gli sportelli della Camera del Commercio. L’accordo impegna anche a riconoscere le medesime condizioni economiche e reddituali precedenti.