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Insicurezza nelle città, le classifiche del Censis: Milano ai primi posti

Davanti a tutte nella graduatoria dell’incidenza dei reati sulla popolazione (ne vengono denunciati 69,7 ogni 1.000 abitanti), seconda dietro Roma sul fronte del numero assoluto dei crimini. Per oltre il 75% degli italiani girare in città, negli ultimi cinque anni, è diventato più pericoloso

Una panoramica di Milano; a destra, Gotham City, la città di Batman, in un'immagine presa dai fumetti DC

Una panoramica di Milano; a destra, Gotham City, la città di Batman, in un'immagine presa dai fumetti DC

Milano, 7 maggio 2025 – Milano come Gotham City? La metafora, ormai, è quasi frusta, ma comunque conserva una sua certa efficacia nel descrivere il (presunto o percepito?) peggioramento delle condizioni di sicurezza in città.

I sostenitori di questa tesi potranno trovare nuova benzina in alcuni passaggi del primo rapporto Univ-Censis “La sicurezza fuori casa”.

Una panoramica di Milano; a destra, Gotham City, la città di Batman, in un'immagine presa dai fumetti DC
Una panoramica di Milano; a destra, Gotham City, la città di Batman, in un'immagine presa dai fumetti DC

Le cifre

In particolare pesa il primo posto nella “classifica” dell'incidenza dei reati – denunciati, sottolineiamo – sulla popolazione. A Milano e in provincia, secondo i dati resi noti dal Censis, si sono consumati 69,7 reati ogni 1.000 abitanti, valore più alto in tutto il Paese. Seguono Firenze (65,3 reati ogni 1.000 abitanti) e Roma (64,1). Poi Bologna (60,9 per 1.000 abitanti) e, a breve distanza, la provincia di Rimini con 60,3 reati ogni 1.000 abitanti. Il territorio dove i reati sono cresciuti di più nell'ultimo anno è Monza Brianza (+ 12,4% dal 2023 al 2024).

Milano è sul podio (si fa per dire) anche nella classifica che misura la “pericolosità” delle città secondo il numero assoluto dei reati denunciati. Guida Roma con 271.033 reati denunciati nel 2024, pari all'11,3% del totale in Italia, seguita da Milano con 226.230 reati (9,5% complessivo), Napoli con 132.809 e Torino con 128.919.

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La percezione

Il report ha analizzato anche il “sentiment” del Paese riguardo sicurezza e criminalità. Il 94,2% degli italiani afferma che, quando si trova fuori casa, vorrebbe sentirsi tranquillo (viene da chiedersi cosa abbia risposto il residuo 5,8%...) e l’89,3%, di fronte alla crisi permanente e ai grandi rischi che incombono sulle nostre vite, dichiara che almeno vuole sentirsi al riparo dalla criminalità.

La percezione d’insicurezza è sicuramente aumentata in questa era segnata anche da una marcata instabilità generale, fra pandemie e guerre. Eventi “macro” che, in qualche modo, potrebbero incidere sulle paure “micro” della popolazione, pur non essendoci connessione diretta fra i due fronti. 

Secondo il rapporto del Censis il 75,8% degli italiani, che sale all’81,8% tra le donne, afferma che negli ultimi 5 anni girare per strada è diventato più pericoloso e il 67,3% delle donne ha paura quando torna a casa di sera o di notte. La paura condiziona la vita degli italiani al punto che quasi 4 cittadini su 10 (38,1%) hanno rinunciato ad uscire per timore che gli capitasse qualcosa di grave: si tratta di una quota che è più elevata tra i giovani (52,1%), che sono anche quelli che hanno più occasioni di stare fuori casa di sera.

I timori delle donne

Esistono una serie di reati che vengono declinati prevalentemente al femminile, che sono tutti in crescita: tra questi, le violenze sessuali, che nel 2024 sono state 6.587, in aumento del 34,9% negli ultimi cinque anni. Del resto, il 25,6% delle donne intervistate dichiara di aver subìto almeno una molestia sessuale, il 23,1% uno scippo o un borseggio e il 29,5% è stata seguita da uno sconosciuto.

Il quadro generale

Nel 2024 in Italia sono stati denunciati 2.388.716 reati, in crescita del 3,8% rispetto al 2019 e del 2,0% rispetto allo scorso anno. Siamo però ancora molto lontani dai 2.812.936 reati del 2014, ed è ancora presto per dire se la crescita a cui stiamo assistendo sia solo una piega congiunturale o sia, invece, foriera di un vero e proprio cambio di ciclo.

Nel 2024 le rapine sono state 28.631, di queste 16.510 sono rapine in pubblica via, cresciute del 24,1% rispetto al 2019. I borseggi denunciati nel 2024 sono stati 140.690, in crescita del 2,6% rispetto al 2019, mentre gli scippi, che implicano un contatto diretto con la vittima per strapparle qualcosa dalla mano o di dosso, sono stati 13.474, in aumento del 7,9% rispetto al 2019.