Milano, l’ex capo della polizia Franco Gabrielli delegato del sindaco per la sicurezza: “Ma questa non è Gotham City”

La nomina da parte di Giuseppe Sala che annuncia anche la nascita di un comitato ad hoc: “Non è una bocciatura di Granelli”

Milano – L'ex capo della polizia Franco Gabrielli è stato nominato delegato del sindaco di Milano per la sicurezza e la coesione sociale. Giuseppe Sala lo ha annunciato oggi – lunedì 2 ottobre – aggiungendo che nasce un comitato strategico composto da lui, Gabrielli, l'assessore al Welfare Lamberto Bertolè e quello alla Sicurezza Marco Granelli. “Sono riuscito a portare a casa il migliore che c'è – ha detto Sala – Milano può essere un buon laboratorio, anche politico. La sinistra deve dare risposte alla richiesta della sicurezza che viene dalla gente e non può essere solo repressione”.

L'ex prefetto Franco Gabrielli con il sindaco Giuseppe Sala
L'ex prefetto Franco Gabrielli con il sindaco Giuseppe Sala

Stanco delle critiche

“Sono stufo del fatto che qualcuno mi butti addosso l'idea che io non mi occupo della sicurezza  – ha detto Sala  –  Me ne occupo eccome. Lo faccio però senza drammatizzare ma trovando una modalità. Chi fa il mio lavoro dev’essere disponibile ad accettare tutte le critiche, anche quelle ingiuste, non mi fa piacere che mi si dipinga come uno che sottovaluta il problema della sicurezza. Io non sottovaluto un bel tubo''.

La società sobbolle

''Dopodiché - ha aggiunto Sala - non sono però il tipo che fa promesse tanto per farle. In campagna elettorale ho promesso che avrei assunto poi vigili ed è quello che sto facendo. Non è però sufficiente perché la situazione è estremamente complicata. Oggi la sicurezza è cambiata e anche la festa del Leonardo si trasforma in una situazione per mettere a rischio chi è lì. La società sobbolle''.

Il ruolo di Granelli 

Per quanto riguarda il ruolo di Gabrielli il sindaco ha spiegato che “Operativamente non cambia nulla” e che la nomina non è una bocciatura dell’assessore alla Sicurezza Marco Granelli. Granelli – ha detto il primo cittadino – "ha uno dei ruoli più infelici che ci siano. Ma, oltre all'affetto nei suoi confronti, questa è una cosa che non corrisponde a un giudizio negativo. Noi abbiamo fatto quello che potevamo fare, ma ora la situazione è più difficile”. “Diamo tempo a Franco – ha aggiunto Sala – anche di capire, ragionare e vedere qual è il modo migliore di operare. Ma operativamente non cambia nulla. Purtroppo per Marco non gli toglie nessun impiccio”.

Gotham City

"Voglio sottolineare – ha detto Gabrielli – che questa città non vive una condizione di emergenza e non è Gotham City, ma è una città grande e complessa, che vuole sempre più avere standard di sicurezza che intercettino le esigenze dei suoi cittadini. Il sindaco ha pensato di coinvolgermi, e di questo lo ringrazio, in una sorta di lavoro di squadra che avrà la sintesi in questo comitato composto anche da lui e gli assessori a Welfare e alla Sicurezza. Io proverò a mettere a fattore comune le cose che ho imparato in questi anni". Secondo l'ex capo della Polizia, comunque, “bisogna avere particolare attenzione ai temi della percezione, non considerarla come una cosa che dipende dagli umori perché se un cittadino vive una condizione di percezione di sicurezza non adeguata alle sue aspettative è un problema".

Gabrielli sottolinea poi l'importanza di "tenere insieme sicurezza urbana e coesione sociale. Secondo me è già questa una modalità con cui il sindaco intende portare avanti questo percorso, cioè una sicurezza che non può essere disgiunta da un'effettiva coesione tra le persone che vivono in questa città".

Chi è Gabrielli

Originario di Viareggio, Franco Gabrielli ha 63 anni. L’ultimo incarico è stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, delegato alla sicurezza, del Governo Draghi. Carica dalla quale si è dimesso il 22 ottobre del 2022. 

Gli inizi nella Digos

Gabrielli ha iniziato la sua carriera in polizia negli anni 80. È stato funzionario della Digos di Imperia e poi di Firenze. Nel 1993 si è occupato delle indagini sulle stragi di via dei Georgofili a Firenze e di via Palestro a Milano. Nel 2001 è diventato capo della Digos di Roma. Nel 2005 è stato nominato direttore del Servizio Centrale Antiterrorismo del ministero dell'Interno. Durante l’incarico ha contribuito all'arresto di Hamdi Adus Isaac, autore dell’attentato nella metropolitana di Londra del luglio 2005. Dopo la nomina a prefetto, tra il 2006 e il 2008, è stato direttore del Sisde, il servizio segreto civile italiano, poi diventato Aisi. 

L’Aquila e la Costa Concordia

Dopo il terremoto dell’Aquila e in Abruzzo, nell’aprile del 2009, è stato vice commissario dell'Emergenza Abruzzo al fianco di Guido Bertolaso.  Nel 2010 è stato poi nominato Capo del Dipartimento della protezione civile. Tra il 2011 e il 2012 è stato commissario delegato del governo per l’emergenza immigrazione dal Nordafrica e dal 20 gennaio del 2012, commissario delegato per il naufragio della Costa Concordia. 

Capo della polizia

Nel 2015 l’allora presidente del consiglio Matteo Renzi lo nomina prefetto di Roma e l’anno successivo diventa Capo della polizia. Ruolo mantenuto fino al 2021 quando Mario Draghi lo nomina sottosegretario alla presidenza del consiglio, con delega alla sicurezza e alla cybersicurezza. Con la fine del governo Draghi, nell’ottobre 2022, cessa anche il suo incarico di sottosegretario.