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Cecilia De Astis, 200 persone al funerale. Il figlio Gaetano: “A 12 anni devi sapere cosa è giusto e cosa sbagliato”

La chiesa di San Barnaba gremita per l’ultimo saluto alla 71enne investita e uccisa lunedì da una macchina con a bordo 4 bambini rom. Il figlio Filippo: “Non diamo tutta la colpa a loro ma questa morte non è casuale, poteva essere evitata”

Filippo e Gaetano Di Terlizzi al funerale della mamma Cecilia De Astis

Filippo e Gaetano Di Terlizzi al funerale della mamma Cecilia De Astis

Milano – "Non è una morte casuale e poteva benissimo essere evitata. Cerchiamo di fare qualcosa come Paese, dobbiamo prevenire questi eventi traumatici". Così Filippo Di Terlizzi, figlio di Cecilia De Astis, la 71enne morta investita da un auto guidata da minorenni lo scorso lunedì, fuori dalla chiesa di San Barnaba, prima dell'inizio del funerale in via Feraboli al Gratosoglio.

Duecento le persone che hanno reso omaggio a Cecilia De Astis alla chiesa di San Barnaba
Duecento le persone che hanno reso omaggio a Cecilia De Astis alla chiesa di San Barnaba

Una chiesa gremita da almeno 200 persone, tra cui l’assessora milanese al Decentramento Gaia Romani: sulla bara sono stati posti mazzi di gerbere gialle e altri fiori magenta e bianchi. In apertura della cerimonia, i familiari hanno voluto ricordare la donna. Filippo è entrato nella chiesa portando un'orchidea: ''Mi ricorda mia mamma. Non tanto per l'orchidea in sé, ma per i colori e lo stile del fiore: il bianco mi ricorda il candore di mia mamma e questo viola che un po' richiama l'evento traumatico che ha portato alla sua dipartita''.

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Un'immagine di Cecilia De Astis tratta dal suo profilo Facebook

"Ci vuole maggiore controllo del territorio – aveva detto poco prima di entrare -. Bisogna che tutti noi siamo messi nelle condizioni di poter vivere serenamente e senza avere la paura di fare una passeggiata o una piccola commissione per le strade di tutti i quartieri''. I quattro minorenni a bordo dell'auto ''sono dei bambini. Non possiamo incolpare sulle loro spalle tutte la responsabilità del gesto''.

"A 12 anni un minimo di coscienza la devi avere. Devi sapere cosa è giusto e sbagliato, cosa e' male e cosa e' bene. Poi io posso capire che sono bambini, va bene, pero' dietro ai bambini c'è sempre una famiglia", a dirlo è stato l’altro figlio, Geatano Di Terlizzi.

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"Insieme abbiamo condiviso grandi dispiaceri ma anche momenti belli che ci aiuteranno a sopportare un dolore misto a rabbia per il fallimento del sistema della società di cui sei stata vittima", ha invece detto Lina De Astis, la sorella di Cecilia. 

Silvia Bindella con Filippo Di Terlizzi, figlio di Cecilia De Astis
Silvia Bindella con Filippo Di Terlizzi, figlio di Cecilia De Astis

A portare conforto ai due figli, Filippo e Gaetano, e alla sorella della 71enne c’era anche Silvia Bindella, la figlia di Terry, donna uccisa a coltellate qualche mese fa da un altro minorenne. In rappresentanza del municipio 5 era presente Raffaele Magnotta.

Le parole del parroco

“Gesù, con il suo amore, ha insegnato che gli unici nemici sono la morte e il male. Nessuna persona è da considerare nemica. Questo è il più grande insegnamento di Gesù. Anche se queste persone sono imprigionate dal male, tanto meno dei bambini ai quali è stata negata l'infanzia e per i quali possiamo solo pregare e sperare che finalmente trovino qualcuno che sappia insegnare loro l'amore che vince il male". Lo ha detto il parroco della chiesa di San Barnaba, nel quartiere Gratosoglio, Davide Bertocchi, durante l'omelia in ricordo di Cecilia De Astis