
La sede della Coima nel Bosco verticale a Porta nuova
Milano, 18 luglio 2025 – È uno dei tanti progetti finiti sotto la lente della Procura. Di più: l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità contestata al sindaco Giuseppe Sala riguarda proprio il Pirellino, l’iter di approvazione della Commissione Paesaggio e le presunte pressioni di Manfredi Catella e Stefano Boeri. Sul cosiddetto ‘P39’, d’altro canto, è in corso da tempo un contenzioso legale tra Comune e Coima Sgr spa, il colosso degli investimenti immobiliari guidato da Catella. Proprio ieri, con una tempistica che solo per una singolare coincidenza si è sovrapposta all’accelerazione della Procura sul fronte penale, il Consiglio di Stato ha detto l’ultima parola su una causa che va avanti dal 2020, dando un ultimatum a Palazzo Marino: entro 90 giorni dovrà adottare la variante al Pgt già accordata a Coima a fine 2023. A questo punto, serve un passo indietro. Nel 2013, il Comune decide di disfarsi dell’immobile di via Pirelli 39, composto da un edificio di 25 piani (più tre interrati), uno di 7 e un’autorimessa in piazza Einaudi. Nel 2018 il Pirellino viene inserito nel piano delle alienazioni immobiliari; e Il 7 giugno 2019 passa a Coima, che se lo aggiudica per 193 milioni di euro. Il progetto prevede la riqualificazione del Pirellino e la costruzione della Torre Botanica griffata Boeri (tramontata nel marzo scorso). Negli stessi mesi, Palazzo Marino rimette mano al Pgt: la nuova versione entra in vigore il 5 febbraio 2020.
L’articolo 8.5 impone l’obbligo di riservare il 40% della superficie lorda a edilizia sociale in caso di interventi superiori a 10mila metri quadrati. Nell’elenco rientra pure il piano Coima, che a quel punto si rivolge al Tribunale amministrativo. Il motivo: le regole sono cambiate in corsa. Il Tar boccia il ricorso, ma a fine 2023 il Consiglio di Stato ribalta il verdetto: per i giudici, le norme sono state modificate in senso peggiorativo per la spa, che aveva fatto legittimo “affidamento” sul Comune. Conclusione: quella parte di Pgt viene annullata; Palazzo Marino potrà sì riconfermare la scelta, a patto di spiegarla in maniera adeguata e circostanziata.
Un anno dopo, nel novembre 2024, Coima si rivolge nuovamente al Consiglio di Stato per ottenere il rispetto della sentenza e chiede l’annullamento della determina comunale che ha dato il via al procedimento per la variante al Pgt. Un procedimento che poco più di un mese fa, il 12 giugno, ha portato all’approvazione di una delibera del Consiglio comunale: il testo prevede che nel caso del Pirellino l’obbligo di destinare il 40% di edilizia sociale scatta solo se le funzioni residenziali occupano almeno il 23% della superficie lorda (e non più il 20%). Non basta per il Consiglio di Stato, che ieri ha preso atto, sollecitato da Coima, che il provvedimento non è stato ancora emanato. Ora il Comune dovrà chiuderlo entro tre mesi.