MARIANNA VAZZANA
Cronaca

La tragedia di Erika Ferini Strambi. Forse non era sola in quel campo: "La sua dolce voce è volata via"

La 53enne trovata morta mercoledì a Pantigliate. Scomparsa dieci giorni prima, dopo il karaoke a Segrate. Dipendente di una multinazionale, "era una sognatrice dal carattere forte. Amava Mina e artisti stranieri".

Erika Ferini Strambi, 53 anni, una carriera nelle multinazionali

Erika Ferini Strambi, 53 anni, una carriera nelle multinazionali

di Marianna VazzanaMILANOLa donna seria, solitaria, di poche parole, si trasformava quando varcava la soglia di un locale, con in testa già le canzoni da intonare sul palco del karaoke. "In quel momento lasciava anche le stampelle, le bastava uno sgabello vicino. Faticava a camminare ma con la sua voce poteva volare. Amava interpretare Mina e svariati artisti stranieri". Così Erika Ferini Strambi viene dipinta da chi la conosceva. È la donna milanese di 53 anni, che lavorava nell’area risorse umane di Luxottica, trovata senza vita mercoledì pomeriggio, a 10 giorni dalla scomparsa, in un campo di Pantigliate. Presenza fissa nei locali in cui i clienti si esibivano dal vivo, era un volto (e una voce) conosciuta nel quartiere Gorla, a Segrate, a Rozzano ma non solo. Residente in un palazzo di piazzale Cuoco alla periferia sud est, "era una donna che amava stare sulle sue – dice Sergio Spanu, il custode –. Indipendente e attiva, non voleva che la disabilità la fermasse in alcun modo e odiava essere compatita". Camminava con le stampelle, si metteva al volante della sua Mini Countryman, adattata alle sue minute caratteristiche fisiche (e per la quale aveva un parcheggio riservato, sotto casa) e andava ovunque volesse.

"Da noi arrivava prima che iniziasse la serata, si sentiva a casa. E si fermava anche dopo, a bere un caffè e a chiacchierare. Stava bene. Cantare, per Erika, era un modo per scaricare la tensione, per non pensare ai problemi quotidiani", dice Francesca Semeraro, del Ristopub Karaoke “Stufanka“ vicino viale Monza. "Il nome del mio locale unisce le parole “stufa“ e “stanca“, a sottolineare che qui si accantona la routine che a lungo andare consuma, per far posto alla spensieratezza. Le nostre sono attività di svago, da non denigrare. Erika era solare, con un bel caratterino, non si faceva mettere i piedi in testa". Ma "era anche una sognatrice".

Sui suoi profili social pubblicava tanti messaggi e video con frasi motivazionali e dal contenuto romantico. E non nascondeva la sua passione per la musica: "Circondati di tutto ciò che è positivo e ti fa volare. Io ogni giorno porto con me la musica che mi accompagna in mondo parallelo pieno di magia e sogni immensi", scriveva lo scorso ottobre su Facebook, a commento di un video. La cinquantatreenne era apprezzata anche all’American Sax Club di Rozzano. Il direttore Antonio Bagnato, che per tutti è “Tony il Falco“, ricorda "le sue esibizioni sempre grandiose. Aveva il suo tavolo, noi la accompagnavamo perché per arrivare alla sala doveva scendere delle rampe di scale. Era amata da tutti". Su Facebook ha pubblicato una foto in cui sono abbracciati, con un messaggio di cordoglio: "Piange il mondo del karaoke a cui lei era così tanto affezionata e ci stringiamo accanto alla famiglia, ai colleghi di lavoro e a tutte le persone che l’hanno conosciuta". Tutti si interrogano su cosa le sia successo. "Era molto brava con la tecnologia, aveva sempre in mano il cellulare. Possibile che si sia persa? Che non abbia chiesto aiuto?".

Sabato 5 luglio ha trascorso la serata nel ristorante inGordo di Segrate. Sarebbe andata via un quarto d’ora prima dell’una. Poi, il buio. È possibile che Erika abbia incontrato qualcuno lungo il tragitto e che i due abbiano deciso di appartarsi in una stradina sterrata, nella campagna di Pantigliate. Mercoledì la Mini è stata trovata in un fosso, e il corpo di Erika a 200 metri di distanza. Al momento non c’è né il cellulare (rimasto acceso fino a lunedì mattina) né la borsa di tela della donna. Le indagini dei carabinieri continuano: si cercano possibili riscontri alla presenza di un’altra persona.