Giulia Bonezzi
Cronaca

Giampiero Borghini, sindaco di Milano nel 1992: “Sala incorruttibile. L’inchiesta? Non è Mani Pulite”

L’ex amministratore: Tangentopoli è stata una tragedia, il confronto non regge. I politici dovrebbero intervenire sulla legge che blocca lo sviluppo

Giampiero Borghini, sindaco di Milano nel 1992: “Sala incorruttibile. L’inchiesta? Non è Mani Pulite”

Milano, 18 luglio 2025 – Giampiero Borghini, a Milano c’è chi dice che la maxinchiesta sull’urbanistica sia ‘peggio di Tangentopoli’. Cosa ne pensa lei, ex Pci-Pds con una parentesi successiva in Forza Italia, che all’epoca fu l’ultimo sindaco appoggiato dai socialisti?

L'ex sindaco di Milano Giampiero Borghini
L'ex sindaco di Milano Giampiero Borghini

“Il mio mandato è iniziato il 18 gennaio 1992 e il 17 febbraio hanno arrestato Mario Chiesa: l’ho vissuta in prima persona e faccio fatica a riconnetterla con quanto sta accadendo oggi”.

In che senso?

“In termini teatrali, Tangentopoli è stata una tragedia. Partita da Milano, ma riguardava l’intero Paese; non aveva a che fare con fatti corruttivi specifici del Comune, tant’è che quei filoni sono finiti quasi nel nulla, ma con il finanziamento dei partiti, il finanziamento illecito della politica che Craxi denunciò in Parlamento. Ha travolto il sistema politico italiano nel complesso, spazzando via la classe dirigente milanese. E la politica, chiamata a rispondere a quel problema non giudiziario, perché la magistratura aveva messo in luce una distorsione politica, lo ha fatto molto male”.

Quest’inchiesta sull’urbanistica, in termini teatrali, cos’è?

“Rispetto alla tragedia di Tangentopoli, e premettendo che parlo senza aver visto gli atti perché ovviamente conosco solo quello che è stato reso pubblico, qui siamo di fronte, a mio parere, ad una farsa”.

Addirittura?

“Le farse non fanno ridere, possono essere molto tristi. Vedo protagonisti improbabili e supposizioni di reati, interpretazioni divergenti della normativa che vedremo come saranno giudicate alla fine. Anche se io ho 82 anni e dubito di riuscire a vederla; di Tangentopoli ho visto esiti giudiziari modesti, in confronto al prezzo pagato”.

Cos’è improbabile?

“Ex funzionari del Comune presentati come trafficanti d’influenze, quando chiunque sa che quando vai in pensione ti fanno una festa e poi nessuno ti vuol più vedere; archistar che hanno bisogno di tutto tranne che di farsi raccomandare; il Pirellino, un grattacielo di 29 piani a suo tempo con gravi problemi d’amianto che il Comune è riuscito a vendere per miracolo. Presunti colpevoli assurdi come Beppe Sala, che avrà tutti i difetti del mondo ma di sicuro non è una persona corruttibile”.

Sala nel 2009 fu il suo successore come direttore generale del Comune, ai tempi di Letizia Moratti sindaca.

“In lui ho fiducia assoluta, tecnica e politica. Forse avrebbe dovuto alzare di più la voce sul cosiddetto Salva Milano, perché non si tratta di salvare Milano ma di aggiornare una normativa che risale al 1942, pre-Costituzione. Vede, la magistratura sta semplicemente riempiendo un vuoto: il salto da tragedia a farsa lo sta facendo la politica che in Parlamento non è riuscita ancora a combinare nulla”.

Perché i politici hanno paura dei pm?

“Per ignoranza, incompetenza, superficialità. La magistratura fa quello che può; sono i partiti che non stanno facendo il proprio dovere, di metter mano a una legge urbanistica che blocca lo sviluppo di tutte le città, anche quello “ordinato”. E richiede un intervento, correzioni, precisazioni come dimostra quel che sta accadendo a Milano, la città più importante d’Italia. Dove ci sono stati interventi edilizi discussi, e si vedrà se ci sia stata negligenza o superficialità, ma stanno cambiando il volto della città, che non mi pare deformata dalla speculazione edilizia”.

Approfondisci:

La mappa dei nuovi cantieri sotto inchiesta a Milano: Villaggio olimpico e Arena Santa Giulia, Goccia e San Siro

La mappa dei nuovi cantieri sotto inchiesta a Milano: Villaggio olimpico e Arena Santa Giulia, Goccia e San Siro

Però con lo sviluppo urbanistico degli ultimi 15 anni abitarci è diventato troppo caro per chi ha uno stipendio normale.

“Vero. E questo fenomeno, che non riguarda solo Milano ma anche Londra, Parigi, Amsterdam, va governato. Non dalla magistratura ma dalla politica, che poteva e doveva fare di più. E lo può fare ancora, Comune e Regione, lavorando sul social housing e sull’opportunità di un’area metropolitana che in Italia hanno solo Milano e Napoli”.