
Leonardo Maria Del Vecchio e il caso Equalize
Milano, 1 settembre 2025 - Caso Equalize e la versione di Del Vecchio jr ai pm che indagano sui “super spioni”
Emerge un quadro complesso e difensivo dalle 140 pagine di trascrizioni dell'interrogatorio del 21 novembre scorso di Leonardo Maria Del Vecchio, uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022. Del Vecchio junior era finito indagato per concorso in accessi abusivi come cliente di presunte attività di spionaggio su suoi familiari e sull'ex fidanzata, ma la sua posizione non è nella recente chiusura indagini, tra i cui atti è stato depositato il verbale.
“sono stato truffato”
Leonardo Maria Del Vecchio ha spiegato di non aver "mai chiesto di fare alcuna attività illegale" e anzi ha raccontato di essere caduto in una "truffa che mi stavano facendo" dei personaggi legati all'agenzia di investigazione Equalize, come l'ex carabiniere Vincenzo De Marzio e il tecnico informatico Nunzio Samuele Calamucci.
“Avevo paura”
Ha parlato di "paura", di presunte intimidazioni, di essersi sentito pure "un po' estorto" e, infine, di un tentativo di "minare l'asse" tra lui e Francesco Milleri, l'ad di EssilorLuxottica.
La lista EssilorLuxottica
Tra i particolari che emergono dall'interrogatorio c'è anche una presunta "lista di più di 100 nomi, tra cui (...) 20/30 tra top manager e il Board Members, i Consiglieri di EssilorLuxottica, tutto il Consiglio di Delfin, tutta la mia famiglia, più altri nomi". Lista di soggetti "dossierati" da un "gruppo di persone" che De Marzio avrebbe fatto avere a Leonardo Maria Del Vecchio e proprio in questo contesto gli sarebbe stato riferito pure che Milleri lo stava "dossierando".
Del Vecchio junior al pm: "Fuffa (...) mi stavo sempre più rendendo conto che stavano, appunto, usando la situazione a fini di lucro e non a mia difesa". "Non ho mai creduto che l'azienda avesse mai fatto qualcosa contro di me - ha messo a verbale - anzi l'azienda mi è stata vicino, in prima persona Francesco Milleri ed è anche grazie a lui (...) che siamo riusciti a liberarci di queste due persone".
Gli ultimi arresti
Altri due arresti a inizio agosto nel filone dell'indagine sulla presunta rete di cyber-spie che ruotava attorno alla società Equalize e nel quale è ipotizzata la tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il gip di Milano Fabrizio Filice ha accolto la richiesta del pm Francesco De Tommasi, titolare del fascicolo parallelo a quello principale, e ha disposto il carcere per i cugini Nicolas e Michael Chiera, residenti a Treviglio, nella Bergamasca, accusati di aver preso parte alla vicenda ritenuta estorsiva ai danni degli imprenditori Motterlini, titolari della G&G Costruzioni. Vicenda che lo scorso aprile ha portato in carcere l'imprenditore e immobiliarista Lorenzo Sbraccia (ora ai domiciliari per motivi di salute) e altre persone.