MONICA GUERCI
Cronaca

Chi è lo chef Filippo La Mantia: le foto passate alla storia, il carcere per un errore e quel gossip con la mamma vip

Dalla chiusura del ristorante a Milano alla carriera iniziata in Sicilia, ecco la vita e il percorso dello chef palermitano, classe 1960, tra successi, esperienze internazionali e impegno sociale

Lo chef Filippo La Mantia

Lo chef Filippo La Mantia

Milano, 1 settembre 2025 - A due anni dalla chiusura del suo locale al Mercato Centrale di Milano e a pochi giorni dal suo 65° compleanno (26 settembre), e con oltre vent’anni di esperienza che lo hanno portato dalle prime cucine in Sicilia a Roma, ecco chi è lo chef Filippo La Mantia, Oste e Cuoco, come ama definirsi. La sua carriera, iniziata dietro una macchina fotografica e proseguita tra i profumi degli agrumi e la scelta di non usare aglio, porta nei piatti il sole di Palermo, la memoria delle tradizioni e il valore dell’accoglienza.

Dalla Sicilia a Roma: il carcere per errore e le prime esperienze

Filippo La Mantia nasce a Palermo nel 1960 e cresce in una famiglia tradizionale dove il cibo è memoria e condivisione. Fin da giovane cucina per amici e parenti, ma la sua vera vocazione sembra essere la fotografia: a vent’anni diventa fotoreporter e collabora con Letizia Battaglia, immortalando eventi drammatici come l’omicidio del generale Dalla Chiesa. I suoi scatti fanno il giro del mondo, ma la carriera viene interrotta bruscamente.

A 25 anni, La Mantia finisce in carcere per un tragico errore: nell’appartamento di cui era stato affittuario, ma in cui non abitava più da quasi un anno, partirono i colpi che uccisero il vicequestore Ninni Cassarà. Nonostante la sua innocenza, trascorre sei mesi in una cella di 18 metri quadrati insieme ad altre 11 persone, preparando i pasti per i compagni di prigionia. La scarcerazione arriva il 24 dicembre 1986, con un decreto firmato da Giovanni Falcone.

Da quell’esperienza emerge però una certezza: la cucina sarà la sua strada. Trasferitosi a Roma, muove i primi passi in case private, trasformando ogni pranzo e cena in un’esperienza conviviale e autentica, ponendo le basi per quella che diventerà una carriera gastronomica unica nel panorama italiano.

I ristoranti: tra Roma, Costa Smeralda e Milano

La Mantia apre il suo primo ristorante nel 2002, “Zagara”, poi battezzato “Oste e Cuoco”. Nel 2006 lavora in Indonesia come consulente per il resort Losari Coffee Plantation a Giava, esperienza che rafforza la sua visione di cucina semplice e accessibile. Tornato a Roma, apre “La Trattoria” vicino al Pantheon e nel 2008 gestisce il “Safina” al Pevero Golf Club di Porto Cervo. Nel 2015 porta la sua cucina a Milano con il “Ristorante La Mantia” in piazza Risorgimento, chiuso alla fine del 2020 a causa della pandemia.

Chef Filippo La Mantia
Chef Filippo La Mantia

Filosofia e stile. Impegno sociale e riconoscimenti

La Mantia non segue la tradizione classica dell’alta cucina. Nessuna brigata rigida o scuola alberghiera: ha imparato facendo, osservando e vivendo. La sua cucina è semplice, senza aglio, con abbondanza di agrumi e un legame forte con le radici siciliane.

Oltre alla cucina, La Mantia è impegnato da oltre trent’anni in iniziative umanitarie. Collabora con Emergency, Save the Children, Fondazione Rava, Croce Rossa, City Angels e Prison Fellowship, organizzando pranzi di Natale nelle carceri italiane. Durante la pandemia ha fornito migliaia di pasti agli operatori dell’Ospedale Niguarda di Milano, ricevendo l’Ambrogino d’Oro nel 2021. Nel 2024 ha ottenuto il Premio Pellegrino Artusi per il suo impegno sociale.

La Mantia: tra insegnamento e nuovi progetti

L’ingresso come special guest nella faculty di Italian Food Academy segna un nuovo capitolo della carriera di La Mantia. Qui trasmette non solo tecnica, ma anche valori umani e la cultura gastronomica del Sud Italia, insegnando come la cucina possa creare legami e raccontare storie. Non cucina per stupire, ma per accogliere e connettere le persone.

Vita privata: amori, famiglia e Palermo

La vita privata di Filippo La Mantia è spesso finita sotto i riflettori. Tra il 2016 e il 2022 lo chef ha avuto una lunga relazione con la food blogger Chiara Maci, dalla quale è nato il figlio Andrea. La coppia, già genitori di altri figli da precedenti relazioni, si è presa e lasciata più volte prima della separazione definitiva.

Negli ultimi mesi, La Mantia è stato più volte avvistato a Milano con Marina Di Guardo, madre di Chiara Ferragni, alimentando indiscrezioni su un possibile legame. Nessuno dei due ha confermato né smentito le voci.

Al di là delle relazioni sentimentali, tra gli amori certi dello chef ci sono la Sicilia e Palermo, che continuano a guidare la sua cucina, il suo stile di vita e il modo in cui racconta la propria storia attraverso i piatti, tra memoria, tradizione e sapori autentici della sua terra.