VALENTINA TARANTINO
Cronaca

A Milano un memoriale per Carlo Acutis. Non una statua, ma un portale web in grado di parlare a tutti, proprio come lui

La mamma all’inaugurazione dell’opera d’arte, voluta dal Consiglio comunale in vista della canonizzazione del 27 aprile. “L’arte si sposa benissimo col ricordo di mio figlio, che aveva una fortissima vena artistica”

Antonia Salzano, mamma del futuro santo Carlo Acutis, scomparso all’età di 15 anni, ha partecipato alla presentazione del memoriale virtuale dedicato al figlio

Antonia Salzano, mamma del futuro santo Carlo Acutis, scomparso all’età di 15 anni, ha partecipato alla presentazione del memoriale virtuale dedicato al figlio

Milano – Un’opera d’arte digitale, in grado di perpetuare la memoria, il pensiero e la voce di Carlo Acutis, il giovane milanese scomparso nel 2006, a soli quindici anni, che sarà canonizzato il prossimo 27 aprile. Questa l’idea alla base del memoriale a lui dedicato, su richiesta del Consiglio comunale di Milano, da Riccardo Benassi, artista e docente di Sound Design.

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Carlo Acutis

Alla presentazione, a Palazzo Reale, l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, Marina Pugliese, direttrice del Mudec e dell’Ufficio Arte Pubblica, e Antonia Salzano, madre di Carlo. “Inizialmente – ammette Pugliese – il Consiglio ci aveva richiesto una statua commemorativa. Noi, però, abbiamo deciso di orientarci verso una direzione anti monumentale, più democratica, in grado di parlare a tutti, come sapeva fare il giovane Acutis”. Un omaggio immateriale, che trova spazio su internet.

L’opera immateriale

“L’opera consiste in un portale web – spiega Benassi – dall’aspetto semplice, che replica l’estetica tipica di fine Anni 90-primi 2000”. Su uno sfondo definito da particelle luminose, campeggia un unico pulsante rosso. Schiacciandolo, è possibile ascoltare alcune frasi – venti in totale – del futuro santo, che ne trasmettono la spiritualità universale. Un menu a tendina consente la scelta della lingua, di modo che il messaggio possa essere ascoltato ovunque nel mondo. “Mi sono servito di alcune registrazioni messe a disposizione dalla famiglia – continua l’artista -. A partire da quelle, ho costruito e allenato un modello di intelligenza artificiale in modo che fosse capace riprodurre il tono e l’impostazione linguistica di Carlo. Così, anche se lui quelle frasi le ha lasciate solo scritte e non registrate, oggi è possibile riascoltarle con l’impressione che la voce sia davvero la sua. Desideravo, però, che questa non sembrasse sospesa nel vuoto. Così, grazie a un sintetizzatore, ho anche creato una colonna sonora di sottofondo continuo”.

La mamma di Carlo

Il sito, www.carloacutismemorial.it, è raggiungibile da qualsiasi dispositivo, ma l’Ufficio Arte Pubblica sta già pensando a punti di ascolto situati in luoghi diversi. “L’arte si sposa benissimo col ricordo di Carlo – commenta la mamma, Antonia Salzano -. Lui aveva una fortissima vena artistica e, durante i viaggi, passava ore nei musei. Ammetto che quando mi è stato presentato il progetto per la prima volta ero abbastanza sorpresa. Ma ho capito che un memoriale del genere sarebbe stato perfetto per mio figlio”. Il giovane, già ricordato come “patrono di Internet”, aveva intuito il potere positivo del medium. “Si rendeva conto del fatto che molti sperimentavano un vuoto di fede – ancora la mamma -. E per riuscire ad arrivare a tutti, aveva messo a punto, col computer, una mostra virtuale, che ora sta facendo il giro del mondo. Mi piace dire che mio figlio ha sfruttato il “light side” del web, mentre oggi sentiamo così tanto parlare del dark”.