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Bam Circus, chiusura in grande stile: i giardini di Portanuova si riempiono di allegria

Pienone per l’evento dedicato al teatro di strada e al circo contemporaneo all’interno della Biblioteca degli Alberi. Performance con biciclette acrobatiche, la maxi-ruota e la parata finale fra percussioni, danza e teatro

Due immagini dell’ultima giornata di Bam Circus, la tre giorni dedicata al circo contemporaneo tenutasi nei giardini di Portanuova

Due immagini dell’ultima giornata di Bam Circus, la tre giorni dedicata al circo contemporaneo tenutasi nei giardini di Portanuova

Milano, 19 maggio 2025 – Si è chiusa ieri con i giardini tra i grattacieli di Portanuova gremiti di persone la tre giorni all’insegna del teatro di strada e del circo contemporaneo del Bam Circus all’interno della Biblioteca degli Alberi.

Quest’anno erano oltre 40 gli appuntamenti, tutti gratuiti, in programma, con più di 75 artisti e 16 compagnie internazionali provenienti da nove Paesi.

L’appuntamento si è concluso ieri con le performance “C’est la Wheel” con biciclette acrobatiche e una ruota alta 5 metri, lo spettacolo trompe l’oeil itinerante “Les Dodos” con trampoli e marionette, e la grande parata finale “Aainjaa dice hola” che fonde percussioni, danza e teatro che si è unita alla maestosa parata di trampoli di Mademoiselle Paillette.

L’ultima giornata di questa terza edizione è partita alle dieci della mattina con i workshop per bambini per poi proseguire per tutta la mattina con performance dei gruppi italiani e internazionali.

Un campo di girasoli-girandole ha accolto i visitatori
Un campo di girasoli-girandole ha accolto i visitatori

“Volevamo celebrare il coraggio di andare oltre i limiti che ognuno di noi può avere, siano essi fisici, emotivi o psicologici, e di abbattere barriere sociali e geografiche. Ma in chiave positiva - ha spiegato in un’intervista al Giorno Francesca Colombo, direttrice generale culturale di Bam - È stato questo anche il filo conduttore nella selezione degli artisti, per accompagnare il pubblico, tra meraviglia e stupore, in un viaggio affascinante che celebra la bellezza della fragilità umana”.