
Francesca Colombo, direttrice culturale generale di BAM di Fondazione Catella
Una stagione culturale che si sviluppa attorno al tema della fragilità, della vulnerabilità umana. Parte oggi la tre giorni di BAM Circus, Il festival delle Meraviglie, all’insegna del teatro di strada e del circo contemporaneo, con eventi aperti a tutti. Un progetto della Fondazione Riccardo Catella.
Francesca Colombo, direttrice generale culturale di BAM, perchè questa scelta?
"Volevamo celebrare il coraggio di andare oltre i limiti che ognuno di noi può avere, siano essi fisici, emotivi o psicologici, e di abbattere barriere sociali e geografiche. Ma in chiave positiva. È stato anche il filo conduttore nella selezione degli artisti, più di 75, e 16 compagnie internazionali da 9 Paesi che si esibiranno in acrobazie mozzafiato, performance oniriche e poetiche, installazioni e parate partecipative, spettacoli teatrali emozionanti, esibizioni scenografiche, accompagnando il pubblico, tra meraviglia e stupore, in un viaggio affascinante che celebra la bellezza della fragilità umana. Se posso dire, la potenza sta nel presentare spettacoli di natura diversa, si va dai piccoli teatrini dove c’è la connessione stretta fra il performer e il pubblico, sino agli eventi con scala più ampia. Segnalo lo spettacolo di Lambe Lambe (sabato 17 e domenica 18), un collettivo teatrale italiano. Avremo cinque piccoli teatrini che daranno vita a spettacoli di animazione con marionette, oggetti, immagini e ombre, offrendo al pubblico un’esperienza intima e coinvolgente".
Altro tema esplorato è quello della meraviglia, con un talk (stasera) al quale partecipano monsignor Luca Bressan, teologo e vicario episcopale per la cultura, la carità, della Diocesi di Milano, Gabriella Greison, fisica e narratrice di meccanica quantistica e anche lei..Ma siamo ancora in grado di stupirci di qualcosa?
"Sì. Ma è una capacità che va risvegliata. Quando vedi un limite che ti pare insuperabile, e poi ce la fai, ecco che subentra un senso di meraviglia...ecco in questi spettacoli la meraviglia è un momento di festa, un modo per poter avere l’occasione di dire “wow“. Volevamo aprire il festival offrendo vari punti di vista, da quello religioso a quello scientifico, letterario. Abbiamo scritto un grande manifesto per rendere chiari i contenuti che sono alla base di questo festival, vogliamo dare sostanza, ma con leggerezza. Lo facciamo anche curando l’allestimento, il parco diventa pieno di colori, vogliamo accogliere il pubblico in una maniera inclusiva, divertente cercando di fare vivere un’esperienza che porti ad un momento di riflessione".
Milano vive un momento di grande cambiamento, sociale, urbanistico, per molti è diventata una città respingente...
"Sicuramente offre tante opportunità ma pretende da noi ritmi serrati, questa richiesta di essere performanti a tutti i costi è negativa, bisogna avere la capacità di fermarsi, di riflettere. C’è uno spettacolo che consiglio, è Peregrinus. Ispirato alla poesia di T.S. Eliot, Peregrinus (sabato alle 21 e anche domenica) ci mette in guardia: attenti a non perdere la nostra umanità, individualità".
Ancora due proposte...
"Arriva per la prima volta in Italia la compagnia Galmae (Francia, Corea del Sud): proporranno al pubblico di sbrogliare un’installazione artistica fatta di corda (dalle 22 alle 23, venerdì e sabato). E Circumstances (Belgio) con uno spettacolo di acrobazie attorno ad un muro girevole, sarà impressionante (sabato e domenica)".
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