MANUELA MARZIANI
Cronaca

Armani e il buen retiro di villa Rosa in Oltrepò: “Un Tiepolo in salotto, qui tornava ogni mese”

I racconti di Luciano Maini, da 35 anni custode della dimora e del suo parco. “Adorava questo luogo magico, soprattutto la dépendance: lì riusciva a riposarsi, guardava la tv. Arrivava venerdì e ripartiva domenica”

Giorgio Armani nella sua villa sulle colline dell’Oltrepò Pavese

Giorgio Armani nella sua villa sulle colline dell’Oltrepò Pavese

Cigognola (Pavia), 6 settembre 2025 – “Ho perso il mio faro, colui che mi dava consigli su cosa dovevo fare in casa”. Luciano Maini da 35 anni era accanto a Giorgio Armani. Gli curava il parco e Villa Rosa, la prestigiosa dimora che il re della moda aveva voluto acquistare sulle colline dell’Oltrepò.

Una delle più belle case d’Italia e del mondo che persino il New York Times aveva voluto raccontare colpito da quei due piani costruiti negli anni ‘50 dal conte Franco Cella di Rivara e dalle 26 stanze che occupano una superficie di 15mila metri quadrati al centro di un terreno di 25 acri. Un’oasi di pace e serenità.

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Luciani Maini, il custode della villa

"La parte della casa che Giorgio Armani preferiva - ha aggiunto Maini - era la dependance. Quando veniva alla villa amava stare nella dependance perché in estate era fresca e in inverno era calda. Lì aveva un appartamento dove pranzava, riposava e si fermava sul divano a guardare la televisione. La villa è molto bella, ma ti ci perdi. La dependance ha una dimensione più ‘umana’ che si adatta a una persona normale come Giorgio”.

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Un Tiepolo in sala da pranzo, eppure re Giorgio preferiva stare fuori, in uno spazio più raccolto e meno sontuoso, a testimonianza del suo carattere e del suo stile semplice ed elegante. Anche un paio di mesi fa lo stilista scomparso a 91 anni era stato a villa Rosa, il suo luogo del cuore. "Trascorreva a Cigognola almeno due weekend al mese - ha proseguito il custode -. Quando gli impegni glielo consentivano, veniva a riposarsi. Non lo faceva mai in agosto perché preferiva andare al mare a Pantelleria oppure sullo yacht, ma da settembre veniva sempre. Era la casa più vicina alla sua residenza che possedeva. Inizialmente in villa praticava molto sport, si alzava presto al mattino e passeggiava nel parco. Poi ha cominciato a venire soltanto per riposarsi. Arrivava al venerdì e ripartiva la domenica pomeriggio”.

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Dal 1990 Luciano Maini si occupa della proprietà oltrepadana dove, come ha raccontato il New York Times liberi nel parco ci sono 80 animali, aironi, zebre, lama, alpaca, cervi dalle lunghe corna, pappagalli sudamericani e naturalmente i cani, mentre nel parco si trovano alberi da frutto e roseti. “Con Giorgio mi confrontavo sempre - ha detto ancora Luciano Maini - su cosa dovessi fare con le piante e gli animali. Poi, quando tornava trovava tutto fatto esattamente come aveva detto lui. Era un grande uomo, molto intelligente, ma soprattutto una persona magnifica, a modo e molto bravo con i suoi dipendenti”. In paese Giorgio Armani, uomo schivo, si vedeva poco, anche quando soggiornava a Cigognola, ma è rimasta impressa nella memoria di tutti la festa del profumo che aveva organizzato appena era arrivato. “Erano gli anni 90 - ha ricordato Maini - e Armani aveva creato Acqua di Giò che aveva voluto celebrare con una festa".

Un legame profondo quello tra villa Rosa e Giorgio Armani, non a caso aveva messo a disposizione la villa per la festa di nozze della nipote Roberta, figlia del fratello Sergio, con Angelo Moratti, erede della nota azienda di petrolio, dal quale ha poi divorziato nel 2007. “La villa si presta per le feste e quel matrimonio era stato elegantissimo”, ha aggiunto Maini.