
Lo stilista Giorgio Armani
Milano, 5 settembre 2025 – "La mia conoscenza con Giorgio Armani risale a 20 anni fa. Il 6 agosto, in un momento per me difficile, mi ha chiamato, è stata un'ennesima prova di amicizia. Era veramente unico, mi disse che nei momenti difficili vedi gli amici veri. Una telefonata breve, di un minuto. Aveva già la voce affaticata. Cosa mi ha detto? Non ve lo dico, ma in buona sostanza: 'sono un amico vero'''. Queste le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante la festa dell'Unità di Milano metropolitana, dove ha affrontato il nodo delle inchieste sull'urbanistica che stanno coinvolgendo il capoluogo lombardo.
Il ricordo sul logo di Expo
Il primo cittadino ha ricordato un momento condiviso con il celebre stilista: "Con il logo di Expo, avevamo deciso di fare un concorso per giovani designer non famosi e di avere una giuria che giudicasse i loghi. Avevo chiesto a Giorgio di fare da presidente della giuria, alla fine siamo arrivati con due loghi che si contendevano la vittoria, uno che ha vinto e uno che piaceva a Giorgio, ed era un uovo, per cui siamo andati in un momento un po' di crisi ed è stato il momento in cui abbiamo rischiato di discutere. Alla fine - ha aggiunto Sala - è stato un privilegio conoscerlo, perché alla fine lui ha capito la situazione e ha accettato il parere di tutti gli altri". "Il fatto che i suoi negozi siano rimasti aperti anche oggi è molto molto milanese, era una persona ricca e non se ne vergognava - ha concluso -, ma andava bene perché aveva la misura e non sbatteva in faccia le cose".
L’omaggio di Milano
La città si prepara a dare l’ultimo saluto a “Re Giorgio”, nato 91 anni fa a Piacenza e milanese d’adozione. Dalle 9 di domani ci si potrà mettere in fila davanti all’Armani/Teatro di via Bergognone 59 per la camera ardente, che sarà visitabile fino alle 18 e nella stessa fascia oraria anche domenica. Lunedì sarà il giorno del lutto cittadino proclamato dal Comune e dei funerali in forma strettamente privata per espressa volontà dello stilista.