
Per chi resta in Lombardia un consiglio di viaggio insolito tra storie e misteri da svelare
Grandi storie d’amore, arte e intrighi della Milano ducale e dell’antica Insubria sono mescolate a doppio filo alla Martesana. Qui, abitarono le donne più potenti del loro tempo. Qui, se ne conserva la memoria e chi quest’estate resta in città, può regalarsi una gita seguendo le loro orme. Prima tappa, Carugate, in pieno centro, via Santa Marcellina, dove svetta Villa Gallerani, oggi Melzo d’Eril, la dimora della Dama con l’ermellino. Uno dei ritratti più famosi di tutti i tempi, a immortalare l’amante di Ludovico il Moro sulla tela, Leonardo. In città, la nobildonna è un’icona, le è stato anche dedicato un dolce.
Le stanze dove consumava il suo tormento per il Duca vengono aperte al pubblico in occasioni speciali, ma la sola vista del complesso, vale il giro. A Inzago, a una manciata di chilometri, i luoghi della "baietta", la donna più bella di Milano: Lucia Marliani. A innamorarsi di lei perdutamente, il fratello maggiore del Moro, Galezzo Maria Sforza, cornice della liaison Villa Gnecchi Ruscone. Meta di un tour fra le viette nel cuore del borgo dove sono incastonati altri tesori che raccontano di un passato glorioso: Palazzo Piola, sede del Municipio, Palazzo Moneta e Casa Ugenti Sforza, Roggia Crosina e Villa Marietti.
Infine, Pioltello. Per scoprire la città dei Tre Parchi, - Besozza, Castelletto e Cascine - basta lasciarsi affascinare dalla sua Signora. La matrona romana ritrovata dagli archeologi nel 2009 che un’ipotesi suggestiva identifica con la moglie di Didio Giuliano, uomo di fiducia di Commodo e a propria volta imperatore per un brevissimo periodo prima di essere ucciso da Settimio Severo. Il nuovo Augusto restituì le spoglie alla consorte Manlia Scantilla della quale si sa che aveva il volto deturpato da una deformità. La stessa ricostruita dagli studiosi sullo zigomo del teschio pioltellese?