Omicidio Giulia Tramontano, il difensore di Alessandro Impagnatiello rinuncia al mandato dopo la visita in carcere. Cosa è successo?

Senago, l’avvocato Sartori dopo la visita a San Vittore: “Da valutare la sfera psicologica. È sempre più lucido e ha preso coscienza”

Alessandro Impagnatiello

Alessandro Impagnatiello

Milano, 5 giugno 2023 – Stamattina l'incontro con il suo assistito nel carcere di San Vittore a Milano. Le dichiarazioni ai giornalisti che lo attendevano all'uscita, “assicura di aver fatto tutto da solo, senza l'aiuto di complici. Sarà sicuramente da valutare la sua sfera psicologica. Lui è sempre più lucido e ha preso coscienza di quello che ha fatto”.  Poi l'indicazione sul coltello usato, “non l'ha buttato via”, sarà all'interno dell'appartamento. E subito dopo la rinuncia dell'incarico.

L'avvocato Sebastiano Sartori ha rinunciato alla difesa di Alessandro Impagnatiello, il 30enne reo confesso per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano, 29enne, incinta al settimo mese. Dopo aver depositato l'atto di rinuncia in procura, l'avvocato ha spiegato ai cronisti che si tratta di “una questione tra me e il mio assistito'. Incalzato telefonicamente non aggiunte altro. Solo un messaggio su WhatsApp. “Ho rinunciato al mandato per motivi connessi al rapporto fiduciario. Dunque coperti dal segreto professionale”.

L'avvocato Sartori era stato nominato da Impagnatiello nella giornata di mercoledì 31 maggio, quando ancora si cercava Giulia. Quando ancora gli inquirenti non avevano scoperto l'atroce delitto commesso dal barman, nel suo appartamento a Senago. Il 30enne si sentiva minacciato dai giornalisti e si era rivolto al legale per tutelare la sua immagine. “Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego. Siamo al 4 giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico”.  Lo aveva scritto a Giulia, poche ore prima di essere arrestato per omicidio aggravato.

In realtà aveva ucciso la sua fidanzata quattro giorni prima e quel sms era uno dei tanti per precostituirsi un alibi e per far credere che si era allontanata da casa. La notte Alessandro è stato fermato, ha confessato e detto agli inquirenti dove aveva nascosto il cadavere. In poche ore la svolta delle indagini e anche il ruolo dell'avvocato. Probabilmente sta qui, la mancanza di rapporto fiduciario con Impagnatiello che ha spinto l'avvocato Sartori a rinunciare alla sua difesa. 

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