Milano, 30 giugno 2025 – Allarme all’alba a Milano: si è improvvisamente inclinata –con il rischio crollo (poi scongiurato) – una delle due insegne di Generali del grattacielo Hadid, in uso alla compagnia assicurativa, che si trova nel quartiere di CityLife a Milano. “Abbiamo sentito un forte boato”, hanno raccontato alcuni testimoni che si trovavano nella zona. Subito sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza piazza tre Torri e stanno cercando di capire le cause di quanto accaduto.

Mentre è in corso un vertice per decidere come spostare l'insegna, la Procura di Milano, da stamane all'alba in costante contatto con i tecnici per monitorare la situazione, dopo la trasmissione degli atti da parte dei vigili del fuoco aprirà un fascicolo per crollo colposo.

L’allarme
La prima chiamata ai vigili del fuoco è arrivata poco dopo le 6.30 di lunedì mattina, 30 giugno. I pompieri sono subito accorsi sul posto per valutare la situazione. Ed è immediatamente intervenuto anche il servizio manutenzione della torre.
L’insegna crollata si trova sulla facciata est dell’edificio Hadid, alto 44 piani, per 177 metri di altezza, nell'avveniristico quartiere residenziale e commerciale di Milano progettato dalle archistar Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Adid.
Quando l'insegna si è inclinata, intorno alle 6.30 nella zona, si è sentito “un forte boato”, hanno raccontato i cuochi di un ristorante che si trova nel grattacielo di fronte e a quell'ora erano già in cucina.
Fermata metro chiusa e area transennata
Nel frattempo è stata chiusa la fermata della metropolitana Tre Torri della M5 e la piazza omonima è stata interdetta dal nastro bianco-rosso posto da Vigili del fuoco e agenti della Polizia locale, che presidiano la zona. Generali ha fatto sapere che “la zona è stata messa in sicurezza, compreso l'edificio che ospita il CityLife Shopping District”, dove i negozi resteranno chiusi. E ha aggiunto che "il personale della sede continuerà a operare da remoto”.

Le cause
Non ci sono feriti e, dalle prime valutazioni, a far cedere l’insegna – alta una quindicina di metri – sarebbe stata la rottura dei tiranti d'acciaio che la sostenevano. Nonostante l’allarme iniziale di un ipotetico crollo all’esterno del grattacielo, il pericolo è stato subito scongiurato: se ci fosse stato un crollo, l’insegna sarebbe comunque rimasta ancorata al perimetro del terrazzo.
Al momento del crollo dell'insegna di Generali “non si registravano particolari condizioni di vento forte, tuttavia da evidenziare le alte temperature sulla città di Milano di questi giorni”.
Come sarà rimossa
Come rimuovere la scritta è oggetto di un vertice al 25esimo piano della Torre Generali. Alla riunione partecipano i vigili del fuoco, la protezione civile e i responsabili della compagnia di assicurazioni.
L'insegna è composta da un tamburo centrale, che é la struttura principale, vincolata al prolungamento in cemento armato dei torrini sulla sommità del nucleo della torre. Trasferisce i carichi verticali ai punti di appoggio sulla struttura in cemento armato. Una struttura spaziale tubolare di tipo reticolare simmetrica si dirama dal tamburo centrale. Una struttura di sostegno dei pannelli e delle lettere, composta da montanti e traversi orizzontali fungono da sostegno anche per la struttura delle passerelle di manutenzione. L’insegna pesa diverse decine di tonnellate. Per questo non sarà semplice e veloce sistemarla.
Procura verso indagine crollo colposo
La Procura di Milano, da stamane all'alba in costante contatto con i tecnici per monitorare la situazione dell'insegna Generali collassata sul grattacielo a City Life, dopo la trasmissione degli atti da parte dei vigili del fuoco aprirà un fascicolo per crollo colposo. Il pm di turno, Francesca Celle, con gli ingegneri specializzati, sempre dei vigili del fuoco, sta valutando se sussiste o meno un pericolo di crollo e come procede la messa in sicurezza della scritta in cima alla torre. Al vaglio anche l'eventuale sequestro di una porzione o di tutta la torre, ora evacuata. La zona attorno è stata interdetta al passaggio.
Codacons: “Forte preoccupazione”
Sul crollo dell'insegna di Generali, il Codacons “esprime forte preoccupazione per l'accaduto e sottolinea la gravità di un cedimento strutturale di questa portata, avvenuto in una zona ad alta densità di frequentazione quotidiana”. Secondo il Codacons “è necessario accertare con urgenza se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza e manutenzione previste dalla normativa per strutture di questa altezza e rilevanza'', dichiara l'associazione"”. Per questo motivo il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano chiedendo di indagare sulle cause del cedimento e su eventuali responsabilità da parte della proprietà della torre, della società incaricata della manutenzione e di eventuali soggetti pubblici preposti ai controlli di sicurezza. Si chiede inoltre di verificare se vi siano rischi analoghi su altre strutture e grattacieli della città

La Torre Hadid
La Torre Hadid è stata inaugurata il 9 aprile 2019 e ha preso il nome dalla sua progettista, l’architetta designer Zaha Hadid, scomparsa nel 2016. E’ alta 177 metri ed è composta da 44 piani. La torre è soprannominata ‘lo Storto’ per torsione dell'edificio che viene attenuata sempre più con l'aumentare dell'altezza, fino a raggiungere la verticalità. La struttura rappresenta uno dei primi progetti ad affrontare il tema di una torre in torsione interamente in calcestruzzo. L'edificio si distingue anche per l'elevata efficienza e per una forte attenzione al contenimento dei costi energetici.

Torre Isozaki e Torre Libeskind
La ‘Torre Hadid’ si trova in piazza Tre Torri, vicino alla sorella maggiore non soltanto d’età ma anche d’altezza: con i suoi quasi 209 metri per 50 piani, la Torre Isozaki - a firma Arata Isozaki, architetto giapponese già autore in Italia del progetto per il Palasport Olimpico di Torino, e Andrea Maffei - chiamata ‘il Dritto’. Il piano tipo della torre, che dispone i nuclei di distribuzione verticale ai due lati dell'edificio, con ascensori panoramici, contiene un unico grande spazio centrale destinato a uffici.
La terza torre, progettata da Libeskind, è un edificio di eccellenza nel campo della sostenibilità ed è detta ‘il Curvo’. È alta 175 m e dà le spalle a largo Domodossola. L'edificio è concepito come parte di una sfera ideale che avvolge la Piazza Tre Torri e può ospitare locali commerciali e residenziali.
CityLife
CityLife è il complesso residenziale e commerciale che è stato costruito nell'area della ex Fiera di Milano, oggi trasferitasi a Rho-Pero, ed è stato progettato dagli architetti Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid. È caratterizzato da una grande area pedonale, la più ampia della città di Milano e una delle maggiori in Europa, con circolazione di auto e parcheggi esclusivamente ai piani interrati; il dimezzamento della cubatura preesistente; la realizzazione del secondo parco pubblico milanese. L'area su cui sorge è stata denominata dal Comune di Milano Tre Torri.