Milano, 30 giugno 2025 – Per ora non potranno incassare i 25mila euro che sostengono di aver vinto alla Lotteria degli scontrini, il concorso ideato dal governo per incentivare l’utilizzo di moneta elettronica e simili.

Una coppia di cittadini lombardi si è vista respingere il ricorso presentato al Tar riguardo una loro presunta vincita al concorso a estrazione collegato al programma Italia Cashless. La vicenda è stata resa nota dall'agenzia specializzata Agipronews, che ne ha riepilogato le tappe.
Il primo reclamo
I due sostengono di aver partecipato regolarmente alla lotteria e di aver vinto un premio di 25mila euro a seguito di un acquisto del valore di 22,83 euro presso un supermercato di Milano. Un premio su cui, però, pende un provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ne nega il pagamento. Contro questa disposizione la coppia ha presentato un primo reclamo, respinto però dall’ente dipendente dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Secondo l’Agenzia, infatti, la partecipazione dei due non è conferme alle regole previste dalla legge. Questo perché il pagamento era stato effettuato con una carta di debito intestata alla compagna convivente del titolare del codice lotteria, mentre la normativa richiede che il metodo di pagamento sia intestato al partecipante o a un componente del suo nucleo familiare certificato (con stato di famiglia).
L’istanza al Tar
A questo punto i “vincitori” – virgolette d’obbligo fino allo scioglimento di ogni dubbio sulla vicenda, con la sentenza definitiva – hanno deciso di rivolgersi alla magistratura amministrativa. Nel ricorso, i due cittadini lamentano l'illegittimità del diniego, sostenendo che l’assenza di frodi o usi indebiti e la stabile convivenza tra loro devono considerarsi elementi sufficienti per legittimare la vincita.

Motivazioni che non hanno convinto i giudici amministrativi. La sezione quinta del Tar Lombardia ha rilevato che non vi sia prova dell'esistenza di un nucleo familiare certificato e che, in ogni caso, l’Agenzia si è limitata ad applicare regole vincolate senza alcun margine di discrezionalità. Per questo motivo, il Tar ha stabilito che si tratta di una questione da rimettere al giudice civile, chiudendo il procedimento senza entrare nel merito della fondatezza delle richieste.
A questo punto bisognerà vedere se gli autori del ricorso avranno voglia di sobbarcarsi una nuova “battaglia” a colpi di carte bollate, provando a bussare alla porta del giudice civile.
Il concorso
La Lotteria degli Scontrini risale, nella sua ideazione, al 2017, all’epoca del governo Gentiloni. Si tramutò in realtà nel 2021 e fu fra gli ultimi atti del governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte. Sotto traccia, fra tentativi più o mno convinti di mandarla in soffitta, ha resistito fino a oggi.
Il premio principale è il “jackpot” annuale da 5 milioni di euro, ma ci sono anche dieci premi mensili da 100 mila euro e quindici premi settimanali da 25 mila euro, come quello reclamato dalla coppia lombarda.