
Le truffe ai danni delle persone più fragili, in particolare gli anziani, rappresentano un fenomeno criminale in costante crescita, che...
Le truffe ai danni delle persone più fragili, in particolare gli anziani, rappresentano un fenomeno criminale in costante crescita, che allarma le forze dell’ordine e le comunità locali. Dietro ogni raggiro si cela una doppia ferita: economica, spesso pesante, e psicologica, altrettanto grave. Le statistiche parlano chiaro: nel 2024 la polizia di Stato ha ricevuto 197 denunce nella sola provincia di Lodi, con 52 persone denunciate e un arresto (molte le truffe on line); 127 vittime avevano tra i 70 e i 100 anni. Un trend che prosegue nel 2025: da gennaio a oggi sono già 135 le truffe denunciate, con 14 denunce e un arresto; le vittime anziane sono 67. Numeri che impongono un’azione non solo repressiva, ma preventiva.
"Il fenomeno delle truffe agli anziani – evidenzia il portavoce della Questura di Lodi, il commissario capo Giuseppe Salvatore (nella foto) – non può essere affrontato solo con l’intervento delle forze dell’ordine. Serve una collaborazione attiva dei cittadini. È fondamentale che familiari e vicini siano sentinelle del territorio. Prevenire è l’arma più efficace contro chi sfrutta la buona fede e la vulnerabilità". La Questura mette in guardia sulle modalità sempre più evolute: "I truffatori si presentano come persone comuni o si fingono funzionari, forze dell’ordine, avvocati, amici di famiglia. Spesso fanno leva sulle emozioni delle vittime per ottenere denaro o gioielli. Riconoscere i segnali è fondamentale".
Per contrastare il fenomeno, la polizia ha rilanciato una campagna di sensibilizzazione nazionale, con uno spot in Tv e sui social, che mostra due tra le truffe più frequenti: il finto corriere e l’amico del figlio che chiede denaro per un presunto incidente. La protagonista, Gina, è un’anziana che rifiuta di farsi raggirare: chiude la porta e chiama la polizia.
Paola Arensi