
Il sabato della tragedia il marito ha inviato una mail all’agenzia di pompe funebri: «Venite a prenderci Saremo morti»
Castiraga Vidardo (Lodi) – È ancora ricoverato in ospedale a Codogno Sanzio Negri, il marito novantenne di Luisa Trabucchi, dieci anni di meno, bloccata su una sedia a rotelle e da lui uccisa sabato per poi tentare invano di togliersi la vita. L’anziano è in stato di fermo per omicidio volontario. Ancora da definire le modalità con cui l’elettricista in pensione ha posto fine alla vita della consorte: i primi riscontri darebbero seguito all’ipotesi del soffocamento, che verrà accertato solo dopo la conclusione dell’autopsia.
L’anziana, malata da tempo e assistita in casa dal marito, era stata rinvenuta priva di vita nell’abitazione della coppia in via Giovanni Bassi dai carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano, allarmati dagli operatori delle onoranze funebri. Che avevano infatti ricevuto intorno alle 9.30 una mail scritta e spedita da Negri nella quale chiedeva "di provvedere a prelevare le salme dall’abitazione, in modo che gli amici e i parenti stretti possano darci l’ultimo saluto".
Una lettera d’addio – inviata in copia anche alla figlia, alla quale veniva attribuita la responsabilità di "provvedere a tutte le formalità amministrative ed economiche" – che aveva fatto scattare l’allarme e con cui Sanzio Negri aveva voluto esprimere le ultime volontà: "Chiediamo che non si faccia nessuna cerimonia funebre e che non vengano affissi annunci sui cartelloni pubblici". Negri aveva tuttavia lasciato aperta la possibilità che almeno la moglie ricevesse la benedizione del parroco.
Intervenuti sul posto, i militari avevano trovato Luisa Trabucchi senza vita. Il marito era sotto choc, in condizioni disperate. L’abitazione di via Bassi si trova ora sotto sequestro. Sin dalla prima ricostruzione è apparso chiaro che Negri volesse compiere un omicidio-suicidio, dettato presumibilmente dal cedimento rispetto alla dolorosa situazione familiare.