PAOLA ARENSI
Cronaca

Maleo, raccolta firme contro la palestra: “Il parco di Villa Trecchi va tutelato. Si costruisca la struttura altrove”

I contrari: meglio trasferire la sede delle medie. Il Comune: “Mancano fondi per un trasloco”

Il parco di Villa Trecchi, splendida residenza estiva dei nobili cremonesi, all’interno del quale dovrebbe essere realizzata una palestra

Il parco di Villa Trecchi, splendida residenza estiva dei nobili cremonesi, all’interno del quale dovrebbe essere realizzata una palestra

Non si placa la polemica sulla nuova palestra che il Comune di Maleo intende realizzare nel parco di Villa Trecchi. La raccolta firme, lanciata dal gruppo di opposizione “Ideale Comune“, ha già raccolto 200 sostegni. A promuoverla è la consigliera Teresa Salvatori, affiancata dalla collega Augusta Pomati: invitano la popolazione a mobilitarsi per difendere l’area verde. Secondo i promotori, il parco, un vero gioiello, va tutelato dalla cementificazione anche per le generazioni future.

Diversi residenti propongono inoltre di valutare un’unica struttura scolastica, per elementari e medie, in un centro già funzionante, da ampliare, restando vicino all’attuale palestra e alla tensostruttura, considerate sufficienti. La raccolta firme proseguirà sino a fine settembre nel negozio di Teresa Salvatori, in via Roma 68, aperto dal martedì al sabato.

Inoltre la minoranza terrà, il 3 ottobre alle 17.30 in piazza XXV Aprile, un’assemblea pubblica in cui interverranno "relatori esperti a parlare del Parco Trecchi, un tutt’uno con la sua Villa di fine 600". Il presidente del Consiglio Francesco Bergamaschi però ricorda che, "se ci sono risorse per la nuova palestra accanto alle medie, mancano invece fondi per un nuovo plesso scolastico in altra sede. I finanziamenti, sia del Pnrr sia dei precedenti programmi nazionali, hanno infatti imposto di investire sugli edifici esistenti".

Negli ultimi anni, su entrambe le scuole – Villa Trecchi e viale Italia – sono stati spesi oltre un milione di euro, ciascuna, per l’adeguamento sismico. "L’amministrazione, dal 2004 – aggiunge Bergamaschi – ha sempre riconosciuto il valore di far studiare i ragazzi in una struttura del ’700, piuttosto che in un anonimo edificio". Il presidente del Consiglio infine esclude l’ipotesi di trasferire la scuola media, sottolineando che occorrerebbe poi garantire un uso alternativo a Villa Trecchi: "Proprio grazie ai fondi dell’edilizia scolastica la villa è stata recuperata negli ultimi anni. Non si dica che potrebbe vivere di matrimoni o convention: ci sono esempi negativi, poco distanti, di edifici di pari pregio che non hanno retto in quella formula".