LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Maxi agrivoltaico grande come 190 campi da calcio a Mulazzano: “è scaricabarile”. La Regione: deciderà la Provincia

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Il progetto presentato dalla società svizzera Sette srl si estenderebbe per oltre 190 campi da calcio regolari installando 80mila pannelli fotovoltaici

Il progetto presentato dalla società svizzera Sette srl si estenderebbe per oltre 190 campi da calcio regolari installando 80mila pannelli fotovoltaici

Mulazzano (Lodi) – “La competenza per rilasciare l’autorizzazione unica all’impianto agrivoltaico nelle campagne di Mulazzano spetta alla Provincia di Lodi”. Questo quanto emerge dalla risposta fornita dall’assessorato regionale a Enti locali e Montagna all’interrogazione presentata lo scorso 14 maggio dal consigliere regionale del M5s Nicola Di Marco, che aveva chiesto chiarimenti e valutazioni sulle possibili criticità legate al maxiprogetto di agrivoltaico presentato dalla società svizzera Sette srl. L’interrogazione ha ricevuto risposta solo dopo alcuni mesi. È stato lo stesso assessore regionale Massimo Sertori a chiarire che la decisione finale spetta all’ente provinciale, rimandando quindi a Lodi la responsabilità di autorizzare il progetto, che, per il momento, staziona ancora nei corridoi del Ministero dell’Ambiente.

“Una risposta che conferma la fondatezza di tutte le preoccupazioni esposte dai cittadini – fa presente Di Marco –. Preoccupazioni che è possibile riscontrare anche nei rilievi tecnici e delle criticità riportate nella risposta della Giunta. Mancano dati sui possibili effetti in termini di consumo del suolo, sull’impatto paesaggistico e prove concrete della reale continuità dell’attività agricola”. Secondo il consigliere pentastellato, sin da subito schieratosi a fianco del Comitato “Tutela identità del territorio e del paesaggio”, “la Regione si nasconde dietro la Provincia di Lodi, rimandando ad essa ogni decisione relativa al progetto. L’autorizzazione per questi tipi di impianti non può essere considerata una questione locale”.

Il progetto ha trovato opposizione non solo tra i cittadini di Mulazzano e della frazione di Cassino D’Alberi, ma anche tra alcuni esponenti della politica territoriale. A preoccupare maggiormente è la grandezza che il parco potrebbe assumere: il progetto prevedono la possibilità di occupare oltre un milione di metri quadri, pari ad oltre 190 campi da calcio regolari, installando 80mila pannelli fotovoltaici, posti su inseguitori solari ad un’altezza minima di 4 metri, mentre al di sotto dei corridoi sarebbe consentita la coltivazione dei campi. “Di fronte ad opere di questo tipo – conclude Di Marco - è necessaria una pianificazione regionale, onde evitare che intere aree del territorio vengano sacrificate. Il dubbio è che la logica del silenzio-assenso, espressa nello scaricabarile con la Provincia, superi la tutela dell’interesse collettivo. Regione Lombardia ha il dovere di fare la sua parte”.