
L'ospedale Maggiore di Lodi
Lodi – L’Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi introduce una nuova figura nel proprio organigramma: il disability manager. L'incarico è stato affidato a Umberto Daccò, già direttore del servizio di “disabilità e integrazione sociale” dell’azienda. La nomina risponde a una disposizione legislativa entrata in vigore lo scorso anno, che obbliga tutte le aziende pubbliche, indipendentemente dalla dimensione, a dotarsi di un professionista dedicato all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Il Disability Manager ha il compito di accompagnare i processi di inserimento in azienda, agevolando l’ingresso dei dipendenti con fragilità e promuovendo il cosiddetto “accomodamento ragionevole”, cioè la predisposizione di condizioni organizzative e ambientali idonee a valorizzarne le potenzialità. “Si tratta – spiega Daccò – di garantire che l’inserimento avvenga nel contesto più adatto alle caratteristiche della persona. Allo stesso tempo si interviene per risolvere eventuali criticità e prevenire possibili problematiche”. Ad oggi, nei diversi servizi dell’Asst di Lodi operano 2.548 persone, tra cui 102 dipendenti con disabilità: 82 a tempo pieno e 18 con contratti part-time. L’istituzione di questa figura conferma la vocazione inclusiva dell’azienda, rafforzando la mission di tutela e valorizzazione delle diversità. Umberto Daccò è uno psicologo, lavora in Asst da oltre dieci anni. Prima della sua esperienza attuale, si è occupato di inserimenti lavorativi presso l’Ufficio collocamento mirato della Provincia di Lodi.