UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Ammazzato con 20 coltellate davanti alla moglie, il killer: “Sì, Luca Leone mi doveva dei soldi”

Una partita di 80mila euro di cocaina non pagata alla base della lite degenerata. Vittima e assassino si erano conosciuti qualche anno fa in carcere

L’aggressione mortale è avvenuta nel cortile della casa di corso Novara 86. Erano le 4.30 del mattino

L’aggressione mortale è avvenuta nel cortile della casa di corso Novara 86. Erano le 4.30 del mattino

Vigevano (Pavia)  – Sarebbe un debito legato alla droga, si parla di 80 mila euro non versati, alla base della cruenta aggressione che, all’alba di martedì, è costata la vita a Luca Leone, 42 anni, pregiudicato vigevanese, ucciso nel cortile della casa di corso Novara 86, prima periferia della città, colpito probabilmente alle 4.30 di mattina da una grandinata di coltellata, si parla di oltre 40, che gli sono state inflitte da Cleo Koludra Stefanescu, 25 anni rumeno, che aveva conosciuto durante un periodo di detenzione. È stato poi il giovane, intorno alle 5, a chiamare i carabinieri e poi il suo avvocato. Accompagnato in caserma ha confessato qualche ora dopo. Secondo il suo legale il coltello che aveva con sé al momento dell’ultimo incontro con Leone se l’era portato perché si sentiva in pericolo.

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La ricostruzione dell’accaduto, secondo gli elementi raccolti dagli investigatori, la discussione fatale sarebbe sorta a causa del debito che Leone non aveva ancora saldato per una fornitura di cocaina. Ma anche su questo c’è molto da comprendere perché i due hanno trascorso gran parte della serata insieme, in almeno due bar della città, dove hanno parlato e bevuto insieme. Forse proprio questo aspetto può avere esasperato gli animi: i due, non più lucidi, hanno alzato i toni del diverbio fino all’aggressione fatale.

L’omicida, detenuto nel carcere di Pavia e in attesa di essere interrogato dal Gip, avrebbe riferito di essersi fatto prestare il coltello da un amico perché si sentiva in pericolo. Forse al termine di quella serata Stefanescu si aspettava di ricevere il denaro o una parte di esso. E quando ha capito che le cose non sarebbero andate così ha perso il controllo. Almeno tre o quattro ferite sarebbero state quelle fatali.

Solo mezz’ora più tardi Stefanescu forse recuperata un minimo di lucidità, ha chiamato i carabinieri e il suo legale. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto Leone era già morto e il suo assassino è stato arrestato senza opporre resistenza. Secondo quanto raccontano i vicini era già accaduto che i carabinieri intervenissero in quella casa per degli schiamazzi notturni, forse generati da generose dosi di vino. Ma non c’erano mai stati episodi di particolare rilievo da poter fare pensare che in quell’abitazione si potesse consumare un fatto di sangue di questa gravità.