LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Cure più agevoli per i fragili. Il progetto si consolida

Lodi, nella fase sperimentale 130 prestazioni fornite a cinquanta pazienti. Dal primo ottobre il servizio “Dama“ si apre ai duemila potenziali fruitori.

Da sinistra la dottoressa Giulia Acquistapace l’infermiera Stefania Bonatti e l’operatrice Maria Teresa Vanni

Da sinistra la dottoressa Giulia Acquistapace l’infermiera Stefania Bonatti e l’operatrice Maria Teresa Vanni

Il servizio “Dama” (Disabled Advanced Medical Assistance) per le persone con gravi disabilità avviato ad aprile dall’Asst di Lodi ha seguito finora una cinquantina di pazienti, a cui sono state erogate oltre 130 prestazioni, nella maggior parte dei casi organizzate nella stessa giornata di accesso per creare meno disagio possibile a pazienti e accompagnatori. Prestazioni semplici come un prelievo ma anche complesse (ad esempio, interventi odontoiatrici, colonscopia in sedazione). Dopo questa fase sperimentale, dal 1 ottobre è prevista l’apertura a tutti i cittadini con gravi disabilità interessati all’attività. Sono 19.300 le persone residenti nel Lodigiano che hanno problemi di disabilità: una su dieci. "È un numero significativo – sottolinea l’Asst – che, tuttavia, comprende diverse tipologie di fragilità, da quelle leggere a quelle più serie. Il bacino di potenziale utenza del servizio “Dama” comprende 2mila soggetti circa". I destinatari sono, in particolare, persone con disturbi del neurosviluppo (ad esempio dello spettro autistico), con difficoltà cognitiva, comunicativa neuromotoria e psichica. "Il Dama – spiega il responsabile medico Giulia Acquistapace – è un modello innovativo di presa in carico finalizzato a facilitare l’accesso ai servizi e alle prestazioni ospedaliere di giovani e adulti con disabilità severe, persone che hanno necessità di particolare sostegno e che trovano nell’ordinaria organizzazione ospedaliera e della sua offerta ostacoli e scogli non facili da superare".

"Ancora c’è da fare eppure possiamo dire che in questo primo periodo di attività - conferma il direttore generale Guido Grignaffini - siamo riusciti a coordinare la domanda di salute dei pazienti e la risposta dell’ospedale; a garantire agli utenti un percorso diagnostico e terapeutico su misura. In questi pochi mesi straordinario è stato il rapporto con gli enti gestori delle rsa per disabili e delle comunità come la Fondazione Danelli, le Cooperative Amicizia e il Mosaico con le quali abbiamo operato in queste settimane che abbiano definito di rodaggio e sperimentazione". Il personale coinvolto nel progetto oltre a Giulia Acquistapace comprende anche un case manager, l’infermiera Stefania Bonatti e una operatrice addetta al triage e al back office, Mariateresa Vanni. Il Dama può contare su spazi multisensoriali destinati a pazienti adulti e pediatrici e nell’area dell’emergenza /urgenza. Sono stanze organizzate con sistemi che stimolano visivamente (luci colorate, proiezioni per il rilassamento) e uditivamente (con suoni e musiche rilassanti per ridurre ansia e stress).