MARIO BORRA
Cronaca

Basta assalti alla riserva. Decalogo salva-Monticchie: "Ora stop all’overtourism"

L’oasi naturalistica di Somaglia esige una fruizione più sostenibile. L’ambiente sarà preservato limitando i visitatori e con divieti stagionali.

Troppe presenze negli habitat umidi e boschivi disturbano la fauna e danneggiano la vegetazione

Troppe presenze negli habitat umidi e boschivi disturbano la fauna e danneggiano la vegetazione

Contingentamento delle presenze e divieti stagionali: la riserva naturalistica Monticchie, il gioiello naturalistico di 250 ettari a Somaglia, cerca una soluzione per preservare il delicatissimo equilibrio ambientale dal boom del turismo, a volte troppo chiassoso e poco educato. La fruizione sostenibile dell’oasi è dunque un’esigenza non più procrastinabile, tenuto conto che la presenza dei visitatori crea disturbo alla fauna, può portare al danneggiamento della vegetazione attraverso il calpestio delle zone verdi e la raccolta non autorizzata di essenze, oltre all’erosione dei sentieri, all’abbandono di rifiuti ma anche a causa dell’inquinamento acustico e luminoso.

Dunque occorre preservare al più presto gli habitat umidi e boschivi di elevato valore ecologico e mettere freno ai problemi per la fauna, arricchita dal 2022 da una piccola popolazione di lupo appenninico. Ecco dunque che l’ente gestore delle Monticchie adotta una strategia per salvaguardare entrambe le esigenze, conservative e di fruizione. Innanzitutto sarà creata una suddivisione delle zone a seconda dell’accessibilità – a tutela integrale, fruizione controllata, educazione ambientale – poi saranno realizzati percorsi attrezzati oltre a punti informativi e aree di sosta, ma soprattutto saranno applicati criteri restrittivi come il contingentamento delle presenze, la prenotazione obbligatoria e i divieti stagionali, provvedimenti questi non previsti finora tranne le visite proibite da marzo a luglio per la tutela della garzaia.

Infine saranno raccolti i dati sui flussi turistici e si cercherà di capire l’impatto che hanno sull’habitat naturalistico. Per dare concretezza a questo nuovo decalogo salva-Monticchie, ecco un progetto che punta a finanziamenti regionali e che prevede per esempio la demolizione e la ricostruzione del capanno di osservazione naturalistica per concentrare gli utenti in diversi punti vicini ai sentieri di visita, contribuendo alla fruizione consapevole dei sentieri.

Inoltre sarà effettuata la risagomatura dell’alveo per ricostituire le zone acquitrinose mentre si procederà alla costruzione di una pozza temporanea per creare nuovi habitat riproduttivi per gli anfibi e un ristoro utile per l’abbeveramento della fauna. Il quadro economico del progetto si attesta attorno ai 50mila euro.

Mario Borra