
Vacanze rigeneranti a Idro, grazie innanzitutto a spiaggia e lago balneabile I visitatori hanno la possibilità di esplorare un territorio ricco di borghi e natura
Campeggi e hotel pieni a Idro, ma di over c’è solo l’inciviltà, che si manifesta nei rifiuti lasciati fuori dai cestini. Anche il sindaco di Idro, sull’Eridio, ha ricevuto la lettera del Prefetto di Brescia Andrea Polichetti, che ha invitato i primi cittadini a redigere dei piani per non lasciarsi trovare impreparati dalle folle di turisti. "Noi non soffriamo l’overtourism – spiega il sindaco Aldo Armani –. Le strutture sono piene, campeggi, case vacanze, alberghi, ma senza eccessi che si vedono altrove. Anzi, un’anomalia di quest’anno è che iniziamo a vedere turisti altoatesini che scappano dalle loro località prese d’assalto da gente che va a fare i selfie in abbigliamento non conoscono alla montagna. Vengono qui, perché trovano un posto più tranquillo rispetto al loro territorio che è aggredito dal turismo selvaggio".
Da sempre molto gettonato dai turisti del Nord Europa, in particolare olandesi, a Idro si iniziano a vedere visitatori dell’Est Europa. "Qui le vacanze sono rigeneranti, abbiamo natura, un territorio da scoprire, borghi, il lago". Non sempre è facile preservarlo.
In questo periodo di afflussi turistici, il problema che l’amministrazione registra è l’inciviltà di turisti e visitatori mordi e fuggi, che usano i cestini dei parchi come deposito di buste e rifiuti di ogni tipo. "Questo è un cruccio. Io sarei del tutto contrario a posizionare i cestini, perché in realtà sono un invito ad accumulare rifiuti. Non possiamo fare a meno di metterli, ma pur avendo optato per contenitori che consentono di introdurre solo rifiuti piccoli, non c’è nulla da fare. Troviamo montagne di buste accatastate, che ci costringono a servizi extra di raccolta".
Ci sono i turisti di giornata, che arrivano dalle città vicine per qualche ora di relax sul lago, ma le cattive abitudini appartengono anche a chi a Idro ha la seconda casa. "Abbiamo video di persone che escono di casa col sacchetto dello sporco per portarlo nel cestino del parco. È un’assurdità, perché comunque pagano la Tari per il servizio di raccolta porta a porta". Il sindaco sta pensando a qualche iniziativa per far leva sul senso di responsabilità. "Pensavo di affiggere dei messaggi, per invitare a lasciare i luoghi come li si sono trovati. Facciamo il possibile per scoraggiare questa pratica, ma credo che il problema sia irrisolvibile, perché è questione di cultura".