CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Timbravano ma al lavoro non c’erano. Impieghi socialmente utili per i due dipendenti comunali

Canegrate, il giudice ha accolto la richiesta di messa in prova. Uno degli indagati è stato per dieci anni sindaco.

Gli accertamenti sono stati coordinati dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra

Gli accertamenti sono stati coordinati dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra

Niente processo per i due dipendenti comunali di Canegrate finiti nei mesi scorsi al centro di un’indagine per truffa ai danni dello Stato e falsificazione di timbrature. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio ha infatti accolto la richiesta di messa alla prova presentata da Enrico Cozzi e Simona Mottola. Entrambi eviteranno così una possibile condanna, svolgendo al suo posto lavori socialmente utili.

Il nome che spicca tra i due è quello di Enrico Cozzi, ex sindaco di Nerviano per dieci anni, poi diventato dipendente comunale a Canegrate. I due erano accusati di aver timbrato il cartellino senza poi effettivamente essere presenti sul posto di lavoro. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Nadia Calcaterra, si erano avvalse anche del supporto dei Carabinieri della Compagnia di Legnano. Fondamentale, nel corso delle attività investigative, l’installazione di microtelecamere nell’area dedicata alla timbratura dei badge.

Con l’ok del giudice, Cozzi e Mottola saranno ora chiamati a risarcire il danno economico arrecato e a svolgere attività di volontariato. Il piano dettagliato dei lavori sociali da effettuare verrà stabilito in una nuova udienza fissata per novembre 2025.

Ch.S.