Parabiago (Milano), 10 dicembre 2024 – Il progetto del quarto binario ferroviario tra Rho e Parabiago subisce un brusco rallentamento. Una decisione del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, emanata in questi giorni, ha imposto lo stop temporaneo ai lavori, accogliendo parzialmente il ricorso del Comitato Rho-Parabiago.
Il comitato, critico verso un’opera giudicata troppo impattante per il territorio, in particolare per il piccolo comune di Vanzago, ha ottenuto l’annullamento dell’ordinanza che approvava il progetto definitivo. La sentenza del TAR non cancella l’intero progetto, ma ne mette in discussione una parte cruciale del processo autorizzativo.
In particolare, è stata annullata l’ordinanza numero 11 del 28 giugno 2023, firmata dalla commissaria straordinaria Vera Fiorani. Questo atto approvava il progetto definitivo sulla base di valutazioni ambientali risalenti al 2014 e al 2022, che avevano analizzato solo le modifiche progettuali più recenti e non l’opera nella sua interezza. Secondo il Tar, sarà ora necessaria una nuova "Valutazione di Impatto Ambientale (Via)" sull’intero progetto. Questa dovrà essere sottoposta alla Commissione VIA e successivamente approvata dal "Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess)".
Solo a quel punto il commissario straordinario potrà adottare ulteriori atti necessari e riprendere il progetto. I cantieri, in parte già avviati con aree delimitate e mezzi in azione, potrebbero ora subire un blocco temporaneo. L’assenza di un atto autorizzativo valido – la contestata ordinanza numero 11 – mette in discussione la prosecuzione dei lavori.
Il Comitato
Dal Comitato Rho-Parabiago, la portavoce Dalia Sartirana parla di una “vittoria parziale” che, almeno per il momento, rappresenta un freno significativo all’intervento. Il progetto, dal costo complessivo di 643 milioni di euro, prevede, tra gli altri, la realizzazione della nuova fermata Cantone a Nerviano e del raccordo “Y” per Malpensa tra Busto e Castellanza.
L’importanza strategica del quarto binario, considerato una priorità nazionale, ha portato al suo commissariamento per accelerare i tempi. Tuttavia, il Tar ha sottolineato che la Via frammentata su parti del progetto non garantisce una valutazione ambientale complessiva. La decisione del tribunale ora mette la palla nelle mani dei tecnici e degli avvocati, che dovranno procedere alla revisione dell’iter amministrativo.
Nel frattempo, i tempi si allungano e il cronoprogramma iniziale rischia di slittare ulteriormente. Mentre il dibattito tra sostenitori e oppositori dell’opera si riaccende, il territorio resta in attesa di capire come e quando il progetto potrà riprendere. Una battuta d’arresto che sottolinea, ancora una volta, le complessità che accompagnano grandi interventi infrastrutturali in Italia.