
Le prescrizioni per il via libera richieste dai comuni di Legnano e Rescaldina
Il traffico per il Polo Baraggia non graverà sulla Saronnese: via libera al piano di recupero con condizioni condivise. Importanti sviluppi per il progetto di recupero ambientale del Polo Baraggia a Cerro Maggiore. La conferenza di servizi, convocata per esaminare i permessi urbanistici legati al piano, si è conclusa con un parere favorevole da parte dei Comuni coinvolti, tra cui Legnano e Rescaldina, grazie all’introduzione di modifiche significative relative alla viabilità e alla rete ecologica.
Dopo una fase iniziale caratterizzata da perplessità e pareri contrari, i due Comuni limitrofi hanno manifestato una sostanziale convergenza sulle nuove prescrizioni. In particolare, è stato definito che il traffico pesante diretto al Polo Baraggia non transiterà né per le strade cittadine né sulla Saronnese. I mezzi dovranno invece uscire dall’autostrada e percorrere via Marco Polo per accedere all’area, riducendo così l’impatto sulla viabilità locale.
Il Comune di Legnano, in particolare, durante i confronti tecnici e politici con il Comune di Cerro Maggiore, aveva messo in evidenza le criticità legate al traffico, all’inquinamento atmosferico, al rumore e alle polveri che l’intervento avrebbe potuto generare. Sono gli unici aspetti sui quali Legnano (nella foto, il sindaco Lorenzo Radice) poteva intervenire direttamente, poiché incidono sul proprio territorio e sulla qualità della vita dei suoi cittadini. Per questo, in conferenza dei servizi, ha espresso un parere favorevole al progetto ma condizionato: l’assenso è subordinato allo spostamento del traffico pesante su strade esterne al perimetro urbano legnanese. Una soluzione che, nelle intenzioni dell’amministrazione, tutela la popolazione locale e la rete viaria cittadina.
Altro elemento centrale dell’accordo è il potenziamento della futura rete ecologica, che collegherà il centro commerciale situato nelle vicinanze con il Polo Baraggia. Questa connessione permetterà un’integrazione tra le aree verdi dei Plis e le zone agricole urbane, restituendo al territorio un valore ambientale e paesaggistico rilevante. Ora si attende che le modifiche apportate vengano formalmente inserite nel progetto operativo, affinché possano partire gli interventi di bonifica e riqualificazione. La promessa condivisa da tutti i soggetti istituzionali coinvolti è quella di garantire che sviluppo e tutela ambientale possano finalmente procedere di pari passo, salvaguardando territori, cittadini e futuro.
Christian Sormani