
L'organo sarà montato in tre mesi
Legnano – Reduce dal restauro, l’organo Antegnati è tornato nella Basilica San Magno, dando il via alla fase di montaggio e cablatura che durerà un mese e sarà poi seguita dalla delicata fase dell’accordatura. Dopo un lungo silenzio, l’organo tornerà a farsi sentire. Trasportato da un imponente bilico, l’organo è arrivato in piazza San Magno l’altra mattina, poi sono seguite le operazioni di scarico e di movimentazione nella basilica sotto lo sguardo attento dei tecnici specializzati. Come noto il restauro dell’antico strumento è stato affidato alla prestigiosa ditta Mascioni Organi, con l’intento di restituirgli nuova voce dopo decenni di silenzio. Un progetto sostenuto economicamente dalla Gioielleria Sironi, che ha sede a pochi metri dalla basilica e ha scelto di celebrare così il 150esimo anniversario di attività, grazie al cofinanziamento della Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi dell’8×1000 destinati alla tutela dei beni culturali ecclesiastici.
Il lavoro di montaggio dell’organo prevede diverse fasi: la prima settimana sarà dedicata alle attività strutturali, vale a dire al posizionamento dei materiali più pesanti nella Cantoria grazie all’utilizzo di gru e piattaforme meccaniche, e alla predisposizione degli elementi portanti. Dalla seconda settimana cominceranno poi le operazioni legate alla parte elettrica ed elettronica, con i cablaggi necessari al collegamento con la console remota che sarà posizionata vicino all’altare durante i concerti, e alla trasmissione. Parallelamente si avvierà anche la collocazione delle prime canne in metallo, che richiederà ulteriore tempo e precisione. Completato il montaggio complessivo dello strumento, seguirà la delicata fase dell’accordatura, che verrà curata da maestri organari specializzati. L’organo Antegnati verrà quindi restituito alla comunità di Legnano.
L’organo restaurato si potrà ascoltare al Concerto inaugurale “Organo Soli e Coro“, il 27 novembre nella Basilica di San Magno. Il complesso lavoro di restauro sarà accompagnato da una mostra aperta al pubblico nella Sala degli Stemmi del Palazzo Comunale per raccontare l’importanza materiale e immateriale dell’organo.