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Omicidio Cancelliere a Legnano: Cassazione conferma 17 anni di pena per il medico killer

La famiglia della vittima ha accolto il verdetto della Cassazione con soddisfazione, auspicando però che l'oculista assassino venga tradotto al più presto in prigione

L'omicidio di Stefania Cancelliere; nel riquadro l'assassino Roberto Colombo

Legnano (Milano), 30 settembre 2015 - La Corte di Cassazione ha ieri respinto il ricorso presentato dai legali di Roberto Colombo, il medico killer che nell'estate del 2012 massacrò a colpi di mattarello la sua ex compagna (e madre di tre figli) Stefania Cancelliere. Si chiude così, con la conferma della sentenza di appello a 17 anni di carcere, l'iter giudiziario di uno dei più terribili fatti di sangue avvenuti a Legnano negli ultimi anni.

Per l’uxoricida, ora agli arresti domiciliari in una casa di cura bella provincia di Savona, si dovrebbero spalancare i cancelli della prigione dove dovrà scontare la sua pena. L'estate scorsa il fratello della vittima, Livio, lanciò una petizione online per chiedere la revoca dei domiciliari per il medico 61enne, padre di due dei tre figli della donna che ha ucciso. Richiesta che fu poi accolta dall'autorità giudiziaria, ma in carcere a Bergamo Colombo è rimasto solo poco più di un mese, per poi tornare ai domiciliari lo scorso 21 settembre.

La famiglia della vittima ha accolto il verdetto della Cassazione con soddisfazione, auspicando però che l'oculista assassino venga tradotto al più presto in prigione: "Adesso manca solo l’ultimo step – ha dichiarato infatti Livio Cancelliere –, ossia la sua traduzione in carcere. Solo così mia sorella potrà davvero avere giustizia"

di Davide Gervasi