IVAN ALBARELLI
Editoriale e Commento

Caldo libico sulla città incandescente

In un clima già surriscaldato dalle inchieste ci mancava solo l’anticiclone Cammello

Solo leggerlo fa venire ancora più caldo di quello che già non stiamo sopportando in queste settimane: Milano a partire da oggi sarà più canicolare della Libia  “grazie” all’arrivo dell’anticiclone Cammello che porterà temperature da 37 gradi all’ombra. E cosa cambierà? Vi chiederete rassegnati. Si crepa, tranne una breve tregua, dal 10 giugno. Ogni estate ormai è così. E in questi giorni il caldo percepito dal corpo aumenta ulteriormente nel leggere, complici le inchieste sull'urbanistica, quanto si è costruito nell'ultimo decennio a Milano, e quindi quanto cemento è stato versato su una città tutto sommato piccola, densificata, e che non gode dell'estensione (e dei parchi) di una Roma o di una Londra.

A venire a sapere poi che su 8 piscine comunali 5 sono chiuse, l'insolazione e un calo pressorio sono a quel punto dietro l'angolo. Cosa ci resterà da fare? Cercare un po' d'ombra e di riparo nei boschi orizzontali dei parchi; o all'Idroscalo. Evitando invece le nuove piazze come San Babila, o largo Augusto, diaboliche spianate avare di alberi o aiuole dove all’una del pomeriggio si rischia un’ustione, e anche la retina si mette a gridare. Sono comunque solo suggerimenti eh... Considerateli giusto un warning. Poi fate come vi pare, il bello di Milano è anche questo.