Legnano, uccise la moglie Stefania Cancelliere: Roberto Colombo si difende con un video su youtube

Lo sfogo dell'uxoricida: "Non intendo offendere la memoria di Stefania, ma non posso esimermi dal ribattere alle bugie. Devo evitare che i miei figli pensino a me come un mostro"

L'omicidio di Stefania Cancelliere; nel riquadro l'assassino Roberto Colombo

L'omicidio di Stefania Cancelliere; nel riquadro l'assassino Roberto Colombo

Legnano (Milano), 3 luglio 2015 - Ha ucciso la moglie Stefania Cancelliere (così dicono anche le due sentenze in primo grado e in appello che lo hanno condannato a 17 anni) nel giugno 2012 a colpi di mattarello sul pianerotto di casa a Legnano. Ora Roberto Colombo, 61 anni, ex medico oculista dell'ospedale di Gravedona, si difende tramite un video pubblicato su youtube. L'uomo non nega l'omicidio ma nega quelle che definisce "menzogne calunniose, infamanti e diffamatorie", dette dal fratello della vittima, l'avvocato Livio Cancelliere.

L'avvocato Cancelliere afferma infatti di aver visto (e fotografato) la sorella "piena di lividi" perchè picchiata dal marito in uno scatto d'ira. Citando poi una serie di episodi violenti a carico di Colombo e minacce verbali (via sms) sulla sua volontà di ucciderla se si fosse rifatta una vita. Parole che, per l'uxoricida, meritano una replica, seppur dalle stanze del centro terapeutico riabilitativo psichiatrico in un Comune della Riviera Ligure di Ponente dove sta scontando la pena agli arresti domiciliari (secondo il fratello della vittima sarebbe uno stratagemma per ottenere l'assoluzione in Cassazione). "Non intendo offendere la memoria di Stefania, alla quale sono stato legato da un amore profondo. Ma per la tutela dei minori e l'onore del mio primo figlio non posso esimermi dal ribattere alle bugie dette dal fratello della vittima. Non mi esimo dal fardello della colpa e della pena ma credo che sia obbligatorio evitare che i miei figli pensino a me come un mostro". In merito al pestaggio di cui il fratello parla, Colombo afferma di essere stato lui ad essere aggredito dalla ex moglie: sarebbe stata lei, spinta dalla gelosia, a spingerlo in un tranello, presentando una denuncia per stalking in modo da ottenere una sentenza favorevole con il giudice per la separazione.