
Il sindaco Luca Del Gobbo
Magenta (Milano), 1 marzo 2025 – Il Comune di Magenta deve individuare un’area destinata al culto per la comunità islamica. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato dall’associazione Abu Bakar, difesa dagli avvocati Luca Bauccio e Aldo Russo. Secondo la sentenza, il Comune avrebbe frapposto “un illegittimo e insormontabile ostacolo all’esercizio della libertà di culto con un diniego che, nella sua perentorietà immotivata, blocca qualsiasi prospettiva e iniziativa”. I legali dell’associazione definiscono la decisione “storica”. “Cade l’alibi dell’indisponibilità delle aree, spesso usato per negare ai musulmani e alle minoranze religiose un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo – sottolineano Bauccio e Russo –. Il Consiglio di Stato ricorda che l’azione amministrativa deve essere sempre orientata al rispetto della Costituzione e al soddisfacimento delle legittime richieste delle minoranze religiose”.
Le reazioni
Di tutt’altro avviso Riccardo De Corato (FdI), vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, che critica duramente la sentenza: "Trovo incomprensibile che il Consiglio di Stato abbia accolto il ricorso, dopo che il Comune, rispettando la legge, aveva negato l’assegnazione di un’area per il culto islamico. È una decisione contraddittoria rispetto a quanto stabilito dal Tar”. De Corato esprime “solidarietà e vicinanza” al sindaco Luca Del Gobbo, definendolo “una persona onesta e competente”. Anche la Lega annuncia battaglia. Il deputato lombardo Fabrizio Cecchetti definisce la sentenza “a dir poco inaccettabile” e avanza sospetti su possibili “ingerenze di una certa magistratura politicizzata che non tiene conto della volontà popolare espressa alle urne”. E annuncia un’interrogazione parlamentare.