PAOLO GIROTTI
Cronaca

Bene tessile e calzature. Rallentano i settori chimico e meccanico

L’incertezza domina ancora i mercati e così la seconda trimestrale del 2025 per Confindustria Alto Milanese racconta di un "panorama...

Nel settore tessile il quadro è di stazionarietà ma con indicatori incoraggianti: produzione industriale e livelli di fatturato in crescita anche per motivi di stagionalità

Nel settore tessile il quadro è di stazionarietà ma con indicatori incoraggianti: produzione industriale e livelli di fatturato in crescita anche per motivi di stagionalità

L’incertezza domina ancora i mercati e così la seconda trimestrale del 2025 per Confindustria Alto Milanese racconta di un "panorama sfidante", che si è tradotto in cautela negli investimenti e aspettative prudenti sul fatturato per i prossimi sei mesi. Nel secondo trimestre dell’anno, infatti, l’attività manifatturiera dell’Alto Milanese ha evidenziato dinamiche settoriali differenziate: mentre alcuni comparti hanno confermato una buona tenuta, i settori chimico e meccanico hanno mostrato qualche segnale di rallentamento, pur in un contesto resiliente. Malgrado l’incertezza la flessibilità del mercato interno italiano e la tenuta dei consumi offrono un parziale sostegno, soprattutto per le filiere più orientate al mercato nazionale come la moda e parte del meccanico. Il fatturato è migliorato rispetto al primo trimestre. Il 39% del campione ha rilevato un incremento, il 31% stabilità, grazie al calo delle scorte di prodotti finiti e a minori costi dei materiali, il 30% una riduzione. La consistenza del portafoglio ordini è invece risultata in diminuzione sia per le commesse estere sia (e soprattutto) per quelle interne. Sostanzialmente uguali i livelli occupazionali: a livello globale, i costi energetici e l’incertezza frenano la crescita e la competitività europea e i prezzi delle materie prime restano elevati, contribuendo a mantenere alta la pressione sui costi di produzione. Nel settore meccanico gli indicatori aggregati per il comparto mostrano un andamento dinamico e misto.

Si osservano segnali positivi in diversi ambiti, suggerendo aree di espansione, ma anche pressioni negative, che indicano contrazioni per alcune tipologie di attività o settori attigui. Nei settori tessile-abbigliamento e calzaturiero il quadro è prevalentemente di stazionarietà, ma si riscontrano alcuni indicatori incoraggianti: produzione industriale e livelli di fatturato in crescita, anche per motivi di stagionalità. I settori lavorazione materie plastiche e chimico, infine, si confermano resilienti, nonostante il calo della produzione che ha riguardato il 40% del campione. Le aspettative di fatturato a sei mesi sono in generale buone, pur dovendo le imprese affrontare sfide legate alla restrizione della domanda estera. Paolo Girotti