
Il futuro del Polo di ricerca oncologica di via Pasteur è appeso a un filo. Sono 73 i lavoratori...
Il futuro del Polo di ricerca oncologica di via Pasteur è appeso a un filo. Sono 73 i lavoratori di NMS, Nerviano Medical Sciences, coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo aperta ieri. La conferma è arrivata durante l’assemblea sindacale che si è svolta con la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori, un momento teso e molto partecipato in cui sono state discusse le prospettive occupazionali e le mosse da intraprendere. Le lettere di licenziamento dovrebbero partire fra 75 giorni, al termine del periodo di consultazione previsto dalla legge. La prospettiva è drammatica: se non si troverà un accordo, il sito subirà uno smantellamento. A rendere la situazione ancora più complessa la posizione della proprietà, il fondo cinese Pag, che ha escluso il ricorso ad ammortizzatori sociali, chiudendo quindi a ipotesi come la cassintegrazione che avrebbero potuto alleggerire l’impatto immediato dei tagli.
Lo stato di agitazione proclamato dai ricercatori rimane in vigore. La trattativa con l’azienda continua, ma i sindacati non escludono nuove iniziative di lotta: presìdi, manifestazioni o anche scioperi potrebbero essere messi in campo già nelle prossime settimane. "Non possiamo accettare che un centro di ricerca d’eccellenza internazionale venga messo in ginocchio in questo modo", il commento delle sigle sindacali, pronte a mobilitare anche le istituzioni locali e regionali. Il futuro di NMS non riguarda solo i 73 ricercatori coinvolti nella procedura. L’intero gruppo rischia conseguenze pesanti. Sul sito di Nerviano operano anche le società Accelera e NerPharma, realtà collegate che danno lavoro a decine di altri professionisti. Per NerPharma circolano già voci insistenti di una possibile cessione.
Christian Sormani