CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

La mantide di Parabiago. Tenta contatti con la figlia. Adilma in isolamento

La brasiliana accusata di aver ordito l’omicidio del compagno Fabio Ravasio. Intercettata una lettera che voleva inviare ad Ariane nel carcere di Como.

La brasiliana accusata di aver ordito l’omicidio del compagno Fabio Ravasio. Intercettata una lettera che voleva inviare ad Ariane nel carcere di Como.

La brasiliana accusata di aver ordito l’omicidio del compagno Fabio Ravasio. Intercettata una lettera che voleva inviare ad Ariane nel carcere di Como.

La storia della “mantide di Parabiago“ continua ad arricchirsi di nuovi capitoli, ognuno più oscuro del precedente. Adilma Pereira Carneiro, la cinquantenne brasiliana accusata di aver orchestrato la morte del compagno Fabio Ravasio, è stata trasferita in isolamento nel carcere di San Vittore. La decisione è arrivata dopo che gli agenti penitenziari avrebbero intercettato una lettera destinata alla figlia Ariane, detenuta a Como: un tentativo di comunicazione vietato, che ha ulteriormente aggravato la posizione della donna già al centro di un processo complesso e torbido.

Ravasio, 52 anni, perse la vita il 9 agosto 2024, travolto mentre pedalava in bici a Parabiago. Quella che a prima vista sembrava una tragedia stradale, con il tempo ha svelato uno scenario ben più inquietante: un omicidio premeditato, frutto di un intreccio di relazioni familiari e sentimentali avvelenate. Anche la figlia di Adilma, Ariane, è finita dietro le sbarre lo scorso 26 luglio, con l’accusa di concorso nell’omicidio. Lei ha sempre negato, dichiarando davanti al gip di non aver avuto parte nel piano criminale. Ma in aula le testimonianze e le dichiarazioni di altri imputati l’hanno smentita, delineando un quadro in cui la giovane non sarebbe stata estranea al progetto di morte architettato dalla madre. Ora il suo avvocato, Emanuele Santo De Paola, punta a ribaltare la situazione: entro il 10 settembre presenterà ricorso al Tribunale del Riesame, sostenendo che non vi siano elementi sufficienti a giustificare la detenzione.

Ma la trama processuale non si ferma qui. Sul banco degli imputati siedono anche il fratello di Adilma, Igor Benedito, il compagno di Ariane, Fabio Lavezzo, l’ex amante della donna e altre quattro persone. Un cast di figure legate da vincoli di sangue, passioni e rancori, che hanno reso questa vicenda una delle più intricate e inquietanti della cronaca recente nel Milanese.

Dietro le sbarre di San Vittore, Adilma Pereira Carneiro continua a muoversi come in una partita a scacchi, tentando mosse proibite per mantenere un filo con l’esterno. E intanto, fuori dalle celle, la città di Parabiago resta spettatrice di una storia che, più che un processo, assomiglia sempre più a un dramma familiare senza fine.