CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Adilma e la sua rete: le telefonate dopo il delitto Ravasio

Nel quadro dell’inchiesta sull’omicidio di Fabio Ravasio dell’agosto scorso emergono nuovi elementi che delineano una fitta rete di contatti, telefonate e frequentazioni attorno alla figura principe del processo

Adilma la mantide di Parabiago è accusata di aver ucciso Fabio Ravasio con un incidente stradale pianificato nei minimi dettagli

Adilma la mantide di Parabiago è accusata di aver ucciso Fabio Ravasio con un incidente stradale pianificato nei minimi dettagli

Parabiago (Milano) – Nel quadro dell’inchiesta sull’omicidio di Fabio Ravasio dell’agosto scorso emergono nuovi elementi che delineano una fitta rete di contatti, telefonate e frequentazioni attorno alla figura principe del processo, Adilma. A catalizzare l’attenzione degli inquirenti è quanto accaduto nelle ore immediatamente successive all’incidente, con un flusso continuo di chiamate e messaggi tra alcuni dei protagonisti già noti alle forze dell’ordine, come ricostruito con attenzione dai carabinieri della Compagnia di Legnano.

Poco dopo quello che sembrava un incidente, si registra infatti una lunga serie di chiamate e videochiamate tra Adilma, una delle sue figlie e Andrea Lavezzo. I tre si sentono ripetutamente, senza interruzioni significative, fino alle 20,30 della stessa giornata. Lavezzo, nel frattempo, contatta anche Mirko Piazza, altra figura rilevante nel contesto investigativo. Le telefonate continuano fino alle 21 circa come ricostruito in aula dai militari.

I carabinieri hanno anche verificato la presenza di Adilma insieme a Massimo Ferretti in un Motel di Ossona, dove i due per mesi hanno consumato rapporti. È stata accertata anche la presenza di Fabio Oliva in un motel insieme ad Adilma, lo stesso luogo in cui era solito incontrarsi con Ferretti. Ulteriori sviluppi riguardano il rapporto tra Adilma e l’agente della polizia locale A.C. I tabulati telefonici evidenziano che, a partire da luglio e fino al giorno dell’incidente, i contatti tra i due si fanno sempre più assidui, fino a diventare quasi quotidiani. Esiste anche un collegamento telefonico diretto tra Conti e Fabio Oliva, che rafforza l’ipotesi di una rete relazionale più ampia e articolata di quanto apparisse inizialmente.

Nell’ultima udienza in aula due delle figlie di Adilma si sono avvalse della facoltà di non rispondere, così come l’agente di polizia locale finito adesso sotto i riflettori della procura. Infine una curiosità: nel corso di una perquisizione nella casa di Adilma, i carabinieri hanno trovato una pentola a pressione contenente materiale organico e resti animali. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di strumenti utilizzati per riti esoterici, un aspetto che apre un’ulteriore pista investigativa e richiama alla possibile presenza di pratiche ritualistiche nel contesto dell’intera vicenda. L’inchiesta, dunque, si muove tra relazioni personali complesse, dinamiche ancora da chiarire e scenari che sfiorano l’occulto, mentre gli investigatori cercano di ricostruire il quadro completo attorno alla morte di Fabioo Ravasio.