PAOLA PIOPPI
Cronaca

Maltrattamenti a Villa Santa Maria di Tavernerio. L’incubo vissuto dai bambini disabili presi a calci e pugni: “I piccoli erano terrorizzati”

Sono 14 gli operatori sociosanitari indagati dalla Procura di Como. Ecco il clima di terrore e di intimidazioni che erano costretti a subire gli ospiti del centro

La Procura di Como sta lavorando su accuse molto pesanti

La Procura di Como sta lavorando su accuse molto pesanti

Tavernerio (Como), 26 luglio 2025 – Sberle e pugni, anche tali da provocare lesioni, così come insulti e derisioni, sarebbero state tra le condotte più frequenti, da parte dei 14 operatori sanitari indagati dalla Procura di Como per maltrattamenti ai bimbi fortemente disabili ospiti di Villa Santa Maria a Tavernerio. Ma non solo. Le imputazioni contenute nell’avviso di conclusione delle indagini, notificato dal procuratore Capo Massimo Astori, elencano numerosi episodi che sarebbero stati commessi ai danni di piccoli o giovani degenti, quasi sempre colpiti da forti limitazioni fisiche o cognitive, che non gli consentivano di lamentarsi o reagire, ma solo di avere paura. 

Le sevizie 

Coinvolti nelle indagini sono operatori in buona parte non più in servizio a Villa Santa Maria, per fatti compresi tra 2018 e 2021: Annalisa Melchior, 32 anni, Nicola Piazzolla, 27 anni, Vasile Popa, 54 anni, Oksana Oliynyk, 50 anni, Luca Artuso, 31 anni, Piera Catino, 57 anni, Michele Testori, 48 anni, Armando Catuozzo, 67 anni, Giulio Salvatore Sanfilippo, 51 anni, Giovanni Bozzuto, 43, Fabrizio Trombetta, 61, Davide Pozzoli, 30 anni, Simone Carsetti, 47 anni, Luigi Sannino, 46.

Nelle imputazioni si legge di bimbi chiusi nel carrello in ferro utilizzato per il trasporto della biancheria e della spazzatura, una sorta di gabbia che consentiva agli operatori di non doversene occupare per intere notti. 

Approfondisci:

Busto, violenze sessuali su un ragazzo disabile: arrestati la madre e il suo amante

Busto, violenze sessuali su un ragazzo disabile: arrestati la madre e il suo amante

“Ragazze trascinate per i capelli” 

Ma anche ragazzine chiuse in bagno per ore, oppure svegliate trascinandole per i capelli. Disabili presi a calci per farli rientrare nelle stanze. O ancora un 12enne colpito in faccia con il manico di una scopa, facendolo sanguinare al punto da dover far intervenire una collega per medicarlo. Pugni assestati con una tale frequenza da alcuni indagati, che i bimbi li imploravano di non picchiarli.

Da parte sua, Villa Santa Maria, nel sottolineare che “l’Ente non è stato coinvolto in alcun modo nel procedimento, a conferma della sua totale estraneità ai fatti contestati”, in attesa dello sviluppo processuale delle indagini, parla di “azioni inaccettabili, che violano i protocolli rigorosi del Centro e che tradiscono i principi fondamentali di rispetto, cura e protezione che ispirano ogni giorno il nostro lavoro”.