ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Duran Duran: il ritorno: "Noi, ragazzi fortunati. Il pubblico ci ama..."

Esibizione all’Ippodromo Snai sotto l’egida dell’i-Days Festival

La band inglese pronta per il grande show

La band inglese pronta per il grande show

Il nuovo album “Reportage” arriverà solo in autunno, intanto però i Duran Duran tornano a Milano con uno show che sintetizza in 20 canzoni quarantacinque anni (abbondanti) di storia. Appuntamento domani all’Ippodromo Snai di San Siro sotto l’egida dell’i-Days Festival. "E pensare che le nostre prime esperienze in Italia non furono così promettenti" racconta il batterista Roger Taylor. "Poi arrivarono l’album dal vivo ‘Arena’, il successo di ‘The wild boys’, il Festival di Sanremo, l’uscita di ‘Notorius’ a trasformarci in celebrità capaci di riempire con lo Strange Behaviour Tour ben sette stadi italiani, da La Favorita di Palermo al Meazza di Milano". Una stagione sotto molti aspetti irripetibile, che ha ritagliato alla band inglese un posto fra passioni generazionali, quando le camerette erano tappezzate di poster coi loro facciotti e ragazzine come Clizia Gurrado, studentessa sedicenne del Liceo Berchet, diventavano casi editoriali sbarcando in libreria con le confessioni rosa confetto di un volume dal titolo più vicino alla professione di fede che al proposito: “Sposerò Simon Le Bon“.

"Era stressante ritrovarsi fans scatenate perfino nei corridoi d’albergo, ma accettavamo tutto di buon grado perché, in fondo, era quello che avevamo sempre sognato, il giusto prezzo da pagare alla popolarità" prosegue Roger, coprotagonista con Simon LeBon, John Taylor, Nick Rhodes ed Andy Taylor di quella stagione benedetta dal dio del pop. "È una grande fortuna poter tornare dopo 40 anni in posti come l’Italia, gli Stati Uniti, il Regno Unito e trovare un pubblico che ancora ci ama… o, almeno, così lascia intendere sotto al palco". Il futuro, come detto, è ‘Reportage’ progetto concepito a metà degli anni Duemila subito dopo l’album di reunion “Astronaut” del 2004. Un lavoro iniziato nella villa dell’ex tennista Andre Agassi a Tiburon, in California, ma poi abbandonato dopo l’uscita di formazione di Andy Taylor per lasciare spazio ad un disco completamente nuovo quale “Red carpet massacre”. "Il nostro capolavoro incompreso", come l’ha definito una volta John Taylor, di cui si parlerà a tempo debito, visto che a tenere le redini di questo tour estivo sono le canzoni di sempre, più qualche sorpresa come la cover di “Evil woman” della Electric Light Orchestra di Jeff Lynne o la “Psycho Killer” dei Talking Heads presente tra i solchi dell’album di cover a tema (Halloween) “Danse macabre” con Victoria De Angelis dei Måneskin al basso. Andrea Spinelli