
Scuola (foto di archivio)
Milano – Inizio d’anno scolastico precario per studenti, famiglie, docenti. “A partire da lunedì 22 settembre l’orario scolastico sarà quello definitivo secondo le scelte espresse in fase di iscrizione. Tuttavia, si potrebbe verificare un prolungamento dell’orario ridotto a causa del ritardato arrivo del personale docente di ruolo e a tempo determinato, non ancora assegnato dall’Ufficio Scolastico Provinciale”. Lo si legge in una circolare inviata ai genitori di una scuola bresciana, ma la situazione è analoga in molti istituti dove, nel migliore dei casi, l’orario a tempo pieno, comprensivo di mensa, partirà almeno una settimana dopo l’avvio dell’anno scolastico. Corsi e ricorsi storici: nonostante il lavoro degli uffici scolastici, la complessità delle procedure e la carenza di insegnanti complica l’avvio di inizio anno, tanto che c’è, tra le chat dei genitori, c’è chi si chiede se non sarebbe meglio posticipare la prima campanella alla fine di settembre.
Secondo i dati diffusi lunedì dall’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, la prima fase di stabilizzazione si è conclusa. I numeri: 3.637 assunzioni a tempo indeterminato di personale docente, di cui 750 su posti di sostegno; 1.248 assunzioni a tempo indeterminato di Insegnanti di Religione Cattolica; 213 assunzioni di funzionari di Elevata Qualificazione (ex Dsga) e 2.078 di personale Ata, ovvero collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici; 59 assunzioni a tempo indeterminato di dirigenti scolastici, con il conferimento di 68 incarichi di reggenza; 4.807 sono stati i docenti confermati, per continuità didattica, sul posto di sostegno già coperto nell’anno scolastico precedente. Questo è il bicchiere mezzo pieno. Quello mezzo vuoto lo racconta la Flc Cgil Lombardia, che evidenzia come solo il 36% dei posti destinati alle stabilizzazioni dei docenti è stato coperto; per il sostegno, la percentuale è ancora più bassa, con una copertura solo del 14% dei 5090 posti disponibili.
Non va meglio per il personale Ata, stabilizzato per il 30% (i posti disponibili totali erano 7.354). Di fatto, dopo la prima fase, sono circa 24mila i supplenti da cercare (circa il 25% dell’organico complessivo) con le graduatorie e poi, se non si trovano attraverso quel canale, con gli interpelli dei dirigenti scolastici. Ciò significa che un docente su quattro nelle aule lombarde anche quest’anno sarà precario.