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Doppia laurea in Italia: come funziona esattamente (e perché non è per tutti)

Dal 2022 puoi iscriverti a due università contemporaneamente in Italia: requisiti, limitazioni, eccezioni e consigli di studio per gestire questa possibilità. La storia di Alessandro Pippa

La possibilità di frequentare contemporaneamente due corsi di laurea è possibile in Italia dal 2022

La possibilità di frequentare contemporaneamente due corsi di laurea è possibile in Italia dal 2022

Milano – La storia di Alessandro Pippa, lo studente e inventore che nello stesso giorno ha conseguito due lauree in Ingegneria al Politecnico di Milano, ha riportato l’attenzione sulla possibilità di frequentare due corsi universitari contemporaneamente. Un’opzione che esiste dal 2022, ma che ha regole e limiti piuttosto precisi: vediamo quali sono.

Tutto è regolato dalla legge numero 13 del 12 aprile 2022 (e da due successivi decreti ministeriali), che ha superato di fatto un divieto che esisteva dal 1933 e che ora permette agli studenti di seguire due percorsi universitari in parallelo, anche in atenei diversi. L’obiettivo dichiarato dal Ministero dell’Università era di favorire l’interdisciplinarità della formazione, creando profili professionali più completi e versatili. Una risposta alle esigenze di un mercato del lavoro sempre più complesso e in rapida evoluzione.

I requisiti fondamentali

Per iscriversi a due corsi di laurea contemporaneamente, è necessario rispettare alcuni requisiti precisi. I due percorsi devono appartenere a classi di laurea diverse e differenziarsi per almeno due terzi delle attività formative. In pratica, non si può studiare Economia aziendale ed Economia e finanza insieme, perché troppo simili.

Inoltre, lo studente deve essere in regola con l’eventuale prima iscrizione universitaria. Chi è fuori corso da anni o ha lo status di studente “inattivo” non può accedere alla doppia laurea. Il sistema vuole premiare chi dimostra di saper gestire efficacemente gli studi.

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Le combinazioni possibili

È consentita l’immatricolazione simultanea a un corso di laurea di primo o secondo livello e a un master o dottorato. Questa possibilità permette di combinare formazione accademica e specializzazione post-lauream. Ci si può quindi iscrivere contemporaneamente a:

  • due corsi di laurea
  • due corsi di laurea magistrale
  • un corso di laurea e uno di laurea magistrale
  • un corso di laurea o un corso di laurea magistrale e uno di dottorato di ricerca
  • un corso di laurea o un corso di laurea magistrale e uno di master
  • un corso di laurea o un corso di laurea magistrale e uno di specializzazione non medica
  • due corsi master, purché si differenzino in base alla normativa vigente
  • un corso di dottorato di ricerca e un corso di master
  • un corso di dottorato di ricerca e uno di specializzazione non medica
  • un corso di dottorato di ricerca e uno di specializzazione medica (per questo caso si applica l’art. 7 del decreto ministeriale 226/2021)
  • un corso di master e uno di specializzazione non medica
  • un corso di master e uno di specializzazione medica.

È possibile la contemporanea iscrizione a un secondo corso di studi a frequenza obbligatoria anche da parte di uno studente fuori corso o di un lavoratore pubblico iscritto al percorso di Pubblica amministrazione.

Le limitazioni da conoscere

Non tutto è permesso. I corsi di specializzazione medica sono esclusi dalla possibilità di doppia iscrizione (tranne in caso di master), considerata la loro particolare intensità e specializzazione. Inoltre, non si può aggirare il sistema iscrivendosi a corsi della stessa classe in università diverse.

Un aspetto importante riguarda il diritto allo studio: borse di studio, alloggi e altri benefici vengono riconosciuti solo per uno dei due corsi. Chi conta su questi supporti economici deve quindi valutare attentamente la sostenibilità del progetto.

Come procedere all’iscrizione

La procedura è relativamente semplice, o almeno lo è sulla carta (a seconda dell’ateneo può essere burocraticamente più o meno rapido). Prima di tutto bisogna verificare che i due corsi rispettino i requisiti di diversità richiesti dalla normativa. Poi si procede con le immatricolazioni presso entrambi gli atenei, dichiarando formalmente l’intenzione di seguire un percorso di doppia laurea.

È importante sapere che molte università hanno adattato i loro sistemi informatici per gestire questa novità, creando procedure specifiche per chi sceglie il doppio percorso. Tuttavia, rimane essenziale informarsi presso le segreterie per conoscere tutti i dettagli operativi.

Le combinazioni che funzionano meglio

L’esperienza di questi primi anni ha mostrato che alcune combinazioni di corsi si rivelano più efficaci di altre. Particolarmente apprezzate dal mercato del lavoro sono le coppie che uniscono competenze tecniche e umanistiche, come Ingegneria e Design, Informatica e Comunicazione, Economia e Giurisprudenza.

Queste combinazioni permettono di sviluppare profili professionali ibridi, sempre più richiesti dalle aziende che cercano figure capaci di fare da ponte tra settori diversi.

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In sintesi

Per procedere all’iscrizione in contemporanea, in estrema sintesi, è necessario:

1. Verificare che i due corsi di studio appartengano a classi di laurea diverse

2. Assicurarsi che si differenzino per almeno due terzi delle attività formative

3. Essere in regola con l’eventuale prima iscrizione universitaria

4. Completare le procedure di immatricolazione presso entrambi gli atenei

5. Dichiarare formalmente l’intenzione di seguire un percorso di doppia laurea

Consigli per gestire il doppio carico

Chi decide di intraprendere questo percorso deve prepararsi a una sfida organizzativa importante. La gestione del tempo diventa cruciale: è necessario creare un calendario integrato che tenga conto di lezioni, esami e scadenze per entrambi i corsi.

Una strategia efficace consiste nell’identificare le connessioni tra le materie dei due percorsi. Spesso argomenti trattati in un corso possono offrire spunti interessanti per l’altro, creando sinergie che facilitano l’apprendimento.

Per quanto riguarda gli esami, la pianificazione deve essere ancora più accurata. È importante distribuire le prove durante tutto l’anno accademico, evitando sovrapposizioni nelle sessioni ufficiali. Molti studenti scelgono di concentrarsi su un corso per volta in determinate fasi dell’anno.

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Il rischio burnout è in aumento tra gli studenti universitari

Il supporto dei colleghi può fare la differenza. Creare gruppi di studio interdisciplinari, condividere appunti e confrontarsi con altri studenti che affrontano sfide simili aiuta a superare i momenti più difficili.

Oltre a tutto questo, ovviamente si richiede il massimo impegno in termini di studio personale. Alessandro Pippa, lo studente con doppia laurea in Ingegneria, ha scritto che la sua è stata un’impresa “fatta di: studio 6 giorni su 7, dalle 8 di mattina all’1 di notte; lezioni sovrapposte da seguire in presenza e da guardare registrate; un nuovo metodo di studio quantitativo, per passare gli esami senza fronzoli; 60 crediti a semestre, tutti affrontati rigorosamente al primo appello”.

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Gli ostacoli reali

Le prime statistiche mostrano che non tutti riescono a portare a termine il doppio percorso. Molti studenti abbandonano uno dei due corsi entro il primo anno, spesso sottovalutando l’impegno richiesto.

Oltre alla mole di studio, le difficoltà riguardano la gestione di due burocrazie universitarie diverse, calendari che si sovrappongono, sistemi di valutazione differenti. Chi studia in città diverse deve anche affrontare i costi e le difficoltà degli spostamenti.

Non solo. Un tale livello di impegno può causare stress cronico, ansia da prestazione e senso di sopraffazione. Il carico eccessivo di studio compromette il sonno, riduce il tempo libero e limita le relazioni sociali, aumentando il rischio di burnout. La mancanza di equilibrio tra vita accademica e personale può incidere negativamente sulla salute mentale e sul benessere generale.

Quando conviene davvero

La doppia laurea non è una scelta adatta a tutti. Conviene principalmente a chi ha obiettivi professionali molto chiari che richiedono competenze interdisciplinari specifiche. È una strada per chi ha buone capacità organizzative, motivazione forte e possibilità economiche adeguate.

Chi sta ancora esplorando le proprie inclinazioni o cerca semplicemente di “tenere aperte più opzioni” farebbe meglio a concentrarsi su un percorso singolo, arricchendolo con esperienze complementari come stage, progetti internazionali o master specialistici.