DANIELE DE SALVO
Cronaca

Vivo per miracolo. Perde l’equilibrio e vola nel torrente

A Pianello, sponda comasca dell’Alto Lario, grave a 63 anni

I vigili del fuoco hanno messo in atto un intervento complesso di soccorso fluviale

I vigili del fuoco hanno messo in atto un intervento complesso di soccorso fluviale

PIANELLO DEL LARIO (Como)Si è sbilanciato, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto. È precipitato per quattro metri, forse di più, ed è finito sul greto del torrente sottostante. A cadere da un muretto nel torrente l’altra sera è stato un uomo di 63 anni. È successo a Pianello del Lario, sponda comasca dell’Alto Lago. I soccorritori hanno impiegato tre ore per recuperarlo e soccorrerlo. Ora è ricoverato in ospedale a Monza. Le sue condizioni sono gravi ma è vivo, quasi per miracolo.

L’allarme è scattato sabato sera poco prima delle 21, con una telefonata agli operatori del 112, il numero unico delle emergenze urgenze: "Correte, è caduto di sotto, nell’acqua lo vedo ma non lo sento più". La zona dell’incidente è quella lungo uno stretto vicolo che scende verso il lago vicino al Museo della Barca Lariana.Come sia accaduto non è ancora chiaro: forse il sessantatreenne era seduto sul parapetto e si è sporto troppo, oppure è stato colpito da un malore o altro ancora. Imponente il dispiegamento di soccorritori: l’eliambulanza di Como, i sanitari dell’automedica e dell’autoinfermieristica, i volontari della Croce Rossa e di Lariosoccorso di Dongo, i carabinieri della Compagnia di Menaggio e i vigili del fuoco di tre squadre del Distaccamento di Dongo.

"Il sessantatreenne è precipitato nell’alveo del fiume sottostante rendendo necessario un intervento complesso di recupero", riferiscono proprio i vigili del fuoco. Tra la difficoltà di operare al buio, la zona impervia e difficilmente accessibili, l’acqua del torrente, le rocce scivolose e le condizioni del paziente, i soccorritori hanno impiegato tre ore per raggiungerlo, stabilizzarlo, imbarellarlo in sicurezza e trasferirlo fino in strada per trasbordarlo sull’eliambulanza e infine trasferirlo d’urgenza al San Gerardo di Monza. È stato necessario utilizzare tecniche e attrezzature da soccorso fluviale e in forra.

Daniele De Salvo