
Da piazza Matteotti e via Cairoli il divieto di passare causa allagamento
Como, 7 giugno 2025 – Dopo 17 anni di cantiere e oltre 35 milioni spesi – ma più d’uno dice “buttati” – a Como si sono ritrovati ancora una volta con i piedi a mollo. La pioggia caduta in questi giorni, soprattutto in Valtellina e nell’Alto Lago, ha fatto crescere il livello del Lario oltre i 130 centimetri in piazza Cavour, dieci oltre la soglia di esondazione.
In realtà proprio grazie ai lavori la nuova maxi passeggiata, larga come una piazza d’armi, è molto più alta e all’asciutto, ma l’acqua ha finito lo stesso per invadere strada e parte della piazza. Così da giovedì sera il traffico in città è andato in tilt, facendo venire una crisi di nervi non solo ai comaschi ma anche agli abitanti dei paesi che gravitano sul capoluogo.
Ieri mattina per arrivare in città da Blevio, appena 5,5 chilometri, c’è chi ha impiegato un’ora e mezza. E così la protesta ci ha messo poco a montare, alimentata sui social da chi era bloccato in coda. “Servirebbe un piano di emergenza da parte del Comune di Como, non è accettabile che molti lavoratori debbano fare i conti con problemi simili – si è fatto portavoce del disagio il sindaco di Torno, Rino Malacrida – Per far defluire il traffico bisognerebbe dare la priorità agli automobilisti in transito sulla Lariana o chiudere momentaneamente piazza del Popolo”.
Invece per far defluire gli automobilisti in arrivo dal lago è stata aperta la Ztl da piazza Verdi verso via Rodari, con uscita su via Cairoli. Ma anche chi arrivava da viale Lecco e doveva andare verso Cernobbio è stato obbligato ad entrare in Ztl da piazza Verdi in direzione via Rodari con uscita su via Cairoli. Insomma con il lungolago chiuso da piazza Matteotti a via Cairoli in città si è scatenato il caos e nonostante gli sforzi dei vigili fino a metà mattina le code sono state inevitabili. Questa volta più che il lago alto a paralizzare Como è stata l’acqua fuoriuscita dai tombini ben prima del superamento della soglia di esondazione. Un problema annoso che doveva essere risolto dalle nuove paratie, ma a quanto sembra le grandi vasche costruite sotto la passeggiata non si possono utilizzare perché non sono stati ancora completati i collegamenti elettrici. Un banale problema di voltura che si trascina da mesi. Dalla Regione hanno assicurato che entro sette giorni tutto sarà pronto, ma i comaschi hanno finito pazienza e fiducia.